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Obici semoventi M109L alla stazione di Udine: vanno verso l’Ucraina come aiuti militari italiani

E’ ufficiale che vadano a Kiev, inoltre sugli M109L da 155 mm non sembravano esserci insegne identificative: “dovranno essere rimessi in funzione in Ucraina”

S’ha da fare la controffensiva di primavera in Ucraina. Non si sa come, con quali uomini, soprattutto con quali risultati: ma dal comando americano è quello a cui si punta e la situazione sul campo ucraino non è favorevole per Kiev.

L’Italia della “sovranistra d’America” Giorgia Meloni, scopertasi atlantista di ferro, non fa mancare il suo supporto a Kiev, alla Nato, alla Casa Bianca: decine di cannoni semoventi americani da 155 mm M-109L sono stati ripresi ieri mattina alla stazione di Udine, inviati ai confini dell’Italia, ovviamente, la destinazione finale è l’Ucraina.

Nello specifico si tratta di “alcune decine di pezzi – conferma il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che cita fonti della Difesa  – di semoventi di artiglieria su cingoli M109, che fanno parte di pacchetti di forniture militari all’Ucraina deliberati dal Governo precedente, e che vengono consegnati in queste settimane”.

Nell’arsenale operativo italiano, gli m109 – il cui progetto originario risale al 1962 – sono stati dismessi e sostituiti da armamenti più moderni. I mezzi in transito a Udine erano custoditi nei depositi: dovranno essere revisionati e rimessi in utilizzo direttamente in Ucraina.