L’invio di un contingente di peacekeeping è possibile solo con il consenso di tutte le parti coinvolte nel conflitto in Ucraina, che potrà risolversi solo affrontandone le cause profonde
Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando alla stampa la dichiarazione dell’intelligence russa secondo cui l’Occidente vorrebbe dispiegare in Ucraina circa 100.000 peacekeeper. “L’invio di peacekeeping è possibile solo con il consenso delle parti in conflitto”, ha detto Peskov, aggiungendo che “per favorire una traiettoria di accordo dobbiamo affrontare le cause alla radice di questo conflitto”. “È tutto molto più profondo di una decisione di inviare una missione di peacekeeping”, ha rimarcato Peskov, citato dalle agenzie di stampa russe.
Parlando dei parametri per la risoluzione del conflitto in Ucraina, Peskov ha osservato che oltre alle cause profonde, si dovrebbero tenere in considerazione “le idee sulla fine del conflitto che il presidente russo Vladimir Putin, ha delineato quando si è rivolto agli alti funzionari del Ministero degli Esteri in Giugno.”
Il commento del portavoce del Cremlino è realtiva ad una dichiarazione del Servizio segreto straniero russo (SVR), secondo cui l’Occidente, che ha perso la guerra in Ucraina, potrebbe cercare di raggiungere i suoi obiettivi attuando una vera e propria occupazione, schierando un cosiddetto contingente di mantenimento della pace di 100.000 uomini, con l’intenzione di dividere il paese tra Romania, Polonia, Germania e Regno Unito,
“Per raggiungere questi obiettivi, l’Occidente dovrà occupare l’Ucraina. Ciò, ovviamente, verrà fatto con il pretesto di schierare un ‘contingente di mantenimento della pace’. I territori che verranno distribuiti tra i paesi occupanti sono stati delineati come segue: la Romania occuperà la costa del Mar Nero; la Polonia controllerà le regioni occidentali dell’Ucraina; la Germania supervisionerà il centro e l’est del paese e il Regno Unito sarà responsabile per le regioni settentrionali, compresa la capitale”, si legge nel rapporto SVR.
L’agenzia ha inoltre riferito che, secondo i servizi segreti, l’esercito tedesco ha già attinto alle precedenti esperienze dell’occupazione nazista dell’Ucraina durante la Grande Guerra Patriottica. “Nel frattempo, la Bundeswehr è giunta alla conclusione che sarà impossibile svolgere funzioni di polizia senza sonderkommandos composti da nazionalisti ucraini. A queste unità verrà dato un nuovo nome, ma, in sostanza, saranno gli stessi collaboratori di Bandera”, ha detto l’agenzia. “È chiaro se la Russia abbia bisogno di un simile scenario per una soluzione pacifica oppure no”, conclude l’SVR. Ovviamentesono calcoli fatti senza tenere in considerazione uan risposta della miltare della Russia, che come avvisato dal presidente Putin, potrebbe utilizzare le bombe atomiche.
Redazione Fatti & Avvenimenti