Si terrano oggi, domenica 2 ottobre, le elezioni presidenziali del Brasile alle quali sono chiamati al voto oltre 150 milioni di brasiliani
Elezioni oggi in Brasile, la più grande economia dell’America latina, non solo presidenziali, con lo storico duello tra il presidente in carica Jair Bolsonaro e l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva, ma anche per il rinnovo del Congresso, con i 513 deputati della Camera e gli 81 membri del Senato. Nel maxi election day di oggi – che in Brasile si svolge sempre la prima domenica di ottobre – si svolgeranno inoltre anche le elezioni territoriali, sia per i governatori che per gli organi legislativi.
Al voto saranno chiamati ben 156’454’011 di cittadini brasiliani, per i quali il voto è obbligatorio per legge per tutti coloro i quali, in piena capacità legale, hanno tra i 18 ed i 70 anni – chi non si reca alle urne rischia una multa -, è invece facoltativo tra i 16 ed 18 e dopo i 70 anni.
Quest’anno in Brasile verrà utilizzato il sistema di voto elettronico, una scelta duramente contestata dal Presidente uscente Bolsonaro che da mesi avanza dubbi di possibili frodi ai suoi danni. Con il sistema elettronico i risultati elettorale dovrebbero essere resi noti entro poche ore dalla chiusura dei seggi, stasera stessa, ma molti osservatori temono che se dovessero esserci opacità sul sistema elettronico e Bolsonaro dovesse non riconoscere l’esito delle elezioni potrebbero scoppiare rivolte in tutto il Paese e nella capitale in particolare.
Grande attenzione dunque per il duello Lula-Bolsonaro, un duello non solo politico, ma fondamentalmente ideologico, un muro contro muro tra due fazioni ben distanti e spesso ai ferri corti, la destra sovranista di Bolsonaro contro la sinistra operaia – e spesso condannata per corruzione – di Lula. In realtà ci sono altri nove candidati presidenziali in lizza, ma nessuno che possa contare su un consenso tale da superare i due pesi massimi della politica brasiliana.
L’elezione di oggi comunque non potrà – neanche in caso di sconfitta – dettare la fine dell’uscente Bolsonaro: l’inizio del nuovo mandato presidenziale è previsto per il primo gennaio del 2023, come anche l’insediamento del nuovo Congresso. L’attuale legislatura si chiuderà il 31 gennaio 2023.
Secondo un sondaggio dell’Istituto Ipec Lula avrebbe il 51% dei voti e mentre l’attuale presidente, Jair Bolsonaro, raccoglierebbe il 37% del consenso. In Brasile la legge elettorale prevede l’elezione automatica del candidato che ottiene più della metà dei voti validi al primo turno. Se però il 50% +1 non dovesse essere raggiunto, si terrà un ballottaggio tra i due candidati con più preferenze, previsto per il 30 ottobre prossimo.
Redazione Fatti & Avvenimenti