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Oggi Renzi è in Sicilia, si preannunciano contestazioni da più parti


Oggi è il giorno in cui Matteo Renzi sarà in Sicilia per la sottoscrizione dei “patti per il sud”, cioè delle azioni mirate per lo sblocco di fondi destinati alle due più grandi città dell’Isola.

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Il premier sarà presente a Catania e Palermo, dove incontrerà rispettivamente Enzo Bianco e Leoluca Orlando. Per Catania è prevista – almeno nelle promesse – una pioggia di soldi, che hanno già provocato reazioni e polemiche.

Michele Giarrusso, senatore del Movimento 5 Stelle, tra i primi ad intervenire, li definisce una bufala e bolla così il patto per il sud: “è sicuro che qualcuno banchetterà con questi soldi e certamente non come ci verranno a dire visto che ancora Catania e neppure Palermo sono città metropolitane”.

Ma i problemi maggiori potrebbero arrivare, non tanto dalle dichiarazioni dei vari politici, ma da associazioni e gente comune. Si preannunciano infatti manifestazioni di protesta.

A Catania la visita di Matteo Renzi è prevista per il tardo pomeriggio e puntuali arrivano le polemiche di quanti non “gradiscono” l’arrivo del premier. Fra questi il movimento ‘Bene Comune’ di Matteo Iannitti. Secondo il movimento “il Governo Renzi sta massacrando i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Sta regalando i soldi alle banche sottraendoli a scuola, sanità, enti locali e servizi pubblici” e dopo le ulteriori precisazioni conclude: “Matteo Renzi non è il benvenuto a Catania”.

Insomma il programma per il premier, non si preannuncia per nulla agevole. Su Catania le accuse più diffuse, paradossalmente sono proprio sui fondi destinati alla città, visti da molti, più come una sponsorizzazione alla ricandidatura di Enzo Bianco a Sindaco, che come un reale aiuto al comune.

Prima di Catania, Matteo Renzi dovrebbe – il condizionale viste le polemiche sulla vicenda è d’obbligo – inaugurare la bretella autostradale “già esistente” ed un tratto del viadotto che fa da raccordo da Caltanissetta fino all’autostrada Palermo-Catania, evento fortemente a rischio.

Infatti, secondo il professore Vincenzo Liguori, docente della facoltà di ingegneria di Palermo, la carreggiata del viadotto Himera rimasta in piedi dopo la frana di Caltavuturo dello scorso anno poteva essere riaperta un anno fa.

Il professore ascoltato a luglio dai 5 stelle sottolinea: “andava consolidato il movimento franoso prima dei lavori e verificata la staticità della carreggiata ‘sana’ che, forse, poteva essere riaperta subito”.

Insomma sono in molti a pensare che l’inaugurazione sia una delle solite passerelle pubblicitarie a cui Renzi ci ha abituati e per questo potrebbe essere motivo di ulteriori contestazioni. Dunque l’inaugurazione prevista per le 13 e 30 potrebbe saltare.

A seguire, intorno alle 15,30 il premier sarà Palermo per firmare il Patto per Palermo che vale 332 milioni. Ma anche qui la visita è, accompagnata dalle polemiche visto che la firma dei patti dovrà avvenire con i sindaci di Catania e Palermo. Infatti, secondo una nota della Presidenza del consiglio Bianco e orlando non sono legittimati a firmare quei patti perché i fondi che pioveranno non riguardano solo le città ma le intere aree metropolitane e la Sicilia è l’unica Regione a non avere una riforma delle Province mentre nel resto del Paese la figura del sindaco del capoluogo corrisponde con quella del sindaco della Città metropolitana.

Per sopperire al diniego della legge, a Catania si sono inventati lo stratagemma adeguato per bypassare il problema, Bianco infatti in una nota, fa sapere che firmerà il “patto” in qualità di autorità urbana di Catania. Ovviamente Orlando da Palermo, coglie la palla al balzo per fare altrettanto. Poi Renzi lascerà la Sicilia per tornare a Roma.

Insomma, appaiono lontani i tempi in cui Renzi dichiarava “la mia scorta sono i cittadini”, oggi le cose son ben diverse.