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Ok del Senato alla fiducia sulla legge di Bilancio: la manovra che aveva avuto il via libera  della Camera ora è legge

Il Senato con 108 sì, 63 voti contrari e un astenuto ha dato l’ok definitivo a tutta la legge di Bilancio che vale in tutto 30 miliardi. Subito prima l’Aula aveva già dato l’ok con 112 voti favorevoli, alla parte della Manovra contenenti le norme su cui il governo ha posto la questione di fiducia

La legge di Bilancio, che lo scorso 20 dicembre aveva ottenuto il via libera definitivo della Camera, col voto di oggi è legge. Non c’era spazio per la discussione a Palazzo Madama: i tempi sono compressi per evitare l’esercizio provvisorio, che sarebbe scattato in caso di mancata approvazione entro il 31 dicembre. Il governo ha di fatto blindato il testo, provocando le proteste delle opposizioni, che hanno visti tagliati i margini di discussione dei contenuti.

Esulta  la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Il Parlamento ha approvato la legge di bilancio 2025, la terza dall’insediamento del Governo. È una manovra di grande equilibrio, che sostiene i redditi medio-bassi, aiuta le famiglie con figli, stanzia risorse record per la sanità, riduce la pressione fiscale e dà una mano a chi produce e crea occupazione e benessere”. La premier ha aggiunto: “Teniamo i conti in ordine, non rinunciando ad attuare il programma elettorale che abbiamo presentato agli italiani, e diamo ancor più slancio al nostro impegno per combattere la vera evasione e gettare le basi per un rapporto nuovo tra Stato e cittadini. Un altro passo in avanti per costruire un’Italia più giusta, forte e competitiva”.

Di parere opposto il capogruppo del M5s, Stefano Patuanelli: “Propongo un gioco di inversione di ruoli. Cosa sarebbe successo se questa legge di Bilancio l’avesse presentata l’opposizione? Avreste detto che questo è il governo nemico dell’impresa. Avreste detto che non sappiamo far crescere il Paese. Che cresciamo più della media europea è una bugia. Avreste detto che siamo contro la crescita. Di chi sbaglia i conti sul concordato, avreste detto che siamo degli incapaci. Avreste detto che mettiamo a rischio la coesione del Paese” ha commentato in Aula al Senato il capogruppo del M5s, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia alla Manovra.

“Siamo di fronte – ha proseguito Patuanelli – a una legge di Bilancio che certifica un dato: questo Paese è in recessione. Tutto quello cha avete fatto voi, al di fuori del Pnrr, ha portato l’Italia in recessione. Il Pnrr è il vero regalo che ha fatto il centrosinistra all’Italia. Dal governo Meloni al governo ‘Mentiloni’ è un attimo” ha aggiunto sul taglio delle tasse. “Per chi cerca di cambiare il Paese – ha concluso il senatore M5s – è molto difficile scontrarsi con quel nulla che cerca di distruggere le speranze. ‘È più facile dominare chi non crede in niente’ dice Gmork ad Atreju. Ma attenzione, perché il passaggio dall’essere Atreju a diventare Gmork è molto rapido”.