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Oltre 50 missili russi piovono sull’Ucraina, da Kiev a Odessa: nel mirino ancora le infrastrutture elettriche

La Russia ha risposto all’attacco alle sue sue navi nel Mar Nero con massiccio lancio di missili da crociera che hanno distrutto strutture energetiche in tutte l’Ucraina. Kiev è al buio, blackout in diverse parti dell’Ucraina

All’alba di oggi in tutto il territorio dell’Ucraina è scattato l’allarme anti-areo. Una cinquantina di missili da crocieria hanno colpito le infrastrutture energetiche delle regioni di Zhytomyr, Vinnitsa, Cherkasy, Chernivtsi, Kirovograd, Nikolaev, Odessa ed anche sulla capitale Kiev dove si ha notizie di forti esplosioni che hanno centrato soprattutto le strutture energetiche. L’amministrazione della città ha fatto sapere su Telegram che “La difesa aerea è entrata in funzione a Kiev”.

I missili lanciati questa mattina su tutto il territorio ucraino – come riporta Ukrinform – hanno danneggiato infrastrutture energetiche nelle regioni di Cherkasy (centro) e Chernivtsi (sud-ovest), oltre che nella capitale Kiev.

Il bombardamento odierno ha causato interruzioni alla fornitura di corrente elettrica in tutta l’Ucraina a causa dei danni alle infrastrutture critiche. A dirlo, il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino Kirill Timoshenko. “Ci saranno interruzioni di corrente di emergenza a causa dei bombardamenti su larga scala su infrastrutture critiche”, ha scritto su Telegram. “I team di risposta stanno lavorando per affrontare le conseguenze”, ha aggiunto Timoshenko.

Intanto Vitaly Klichnko, sindaco di Kiev, ha detto in TV che l’80% dei residenti della capitale ucraina è rimasta senz’acqua. Poco prima era stato riferito che un impianto energetico che serviva circa 350.000 appartamenti a Kiev era stato danneggiato, lasciandoli senza fornitura elettrica.

A ciò si aggiungono le parole del viceministro degli esteri russo, Andrey Rudenko, che non lascia presagire alcuna veloce risoluzione del blocco dell’export del grano ucraino: “Qualsiasi discorso su ulteriori passi della Russia rispetto all’accordo sul grano con l’Ucraina sarà possibile solo dopo che tutte le circostanze dell’attacco alle navi della nostra flotta del Mar Nero saranno chiarite e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà una riunione su questo argomento”.