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Oltre l’inciviltà, ‘Acqua di l’occhi’ usata come rubinetto con tanto di tubo in gomma


“L’acqua di l’occhi va scoppa ‘nta la sucalora”. Basta questa frase in dialetto per riassumere la vergognosa vicenda che sta interessando in questi giorni la nuova fontana sorgiva in via Porta di Mare inaugurata appena lo scorso venerdì 21 ottobre.

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Una bella iniziativa dell’amministrazione comunale che malgrado non fosse prevista inizialmente nel progetto di consolidamento della via in questione, ha fatto realizzare in corso d’opera la fontana, incanalando le acque di una antica sorgente naturale chiamata “Acqua di l’occhi”.

Già ieri la “Fontana di l’occhi”, anticamente utilizzata dai lavoratori della marina per rinfrescarsi il volto dalla salsedine, era stata oggetto di un deturpamento ad opera di cittadini incivili che l’avevano derubata della ciotola in cotto posta a raccolta dell’acqua che sgorga dalla sorgente.

Oggi però l’inciviltà di Sciacca ha fatto un nuovo passo avanti, riportandoci indietro di 50 anni e ad immagini che ad oggi, probabilmente, è possibile vedere soltanto negli affolati quartieri periferici dei paesi del Maghreb. Una vergogna che nulla ha a che vedere con l’immagine di Sciacca “civile e turistica” che avrebbe dovuto dare la caratteristica e storica fontana. Per riqualificare occorre spesso molto denaro pubblico, per deturpare basta invece qualche cittadino maleducato ed una “sucalora” – ovvero un tubo di gomma – con una bottiglia in plastica tagliata ad arte per meglio raccogliere l’acqua di una fontana pubblica. Dove arrivasse tale tubo non ci è dato sapere.

A questo punto non ci resta che attendere ancora, se in soli 5 giorni si è già riusciti a far tanto, siamo “fiduciosi” sul futuro della fontana e sui nuovi ed inaspettati utilizzi e finalità che potrà avere.