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Omicidio Nicoletta Indelicato. Margareta Buffa ritratta: “Non l’ho uccisa io è stato Carmelo Bonetta”


Margareta Buffa, ritratta la versione resa in un primo momento agli inquirenti e scarica tutto su Carmenlo Bonetta: “Io non c’entro nulla con l’omicidio di Nicoletta Indelicato. Anch’io sono stata vittima di Carmelo”

La nuova versione dei fatti è arrivata oggi, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice delle indagini preliminari di Marsala Riccardo Alcamo. La 29enne di origine romene dall’alba di mercoledì scorso si trova in stato di fermo insieme al 34enne Carmelo Bonetta, originario di Termini Imerese (Pa), con la pesante accusa di omicidio e soppressione di cadavere.

La Buffa, quindi, che nel primo interrogatorio davanti a pm e carabinieri, si era avvalsa della facoltà di non rispondere, oggi davanti a davanti al gip, presenti il procuratore Vincenzo Pantaleo e il sostituto Anna Cecilia Maria Sessa, nonché gli avvocati difensori Natale Pietrafitta e Marcella Buttitta, ha scaricato tutte le responsabilità del delitto su Bonetta, che ha già confessato l’omicidio della 25enne Nicoletta Indelicato, anche lei romena, adottata da una coppia marsalese.

La 29enne che ha anche affermato di non essere la fidanzata di Bonetta, ha parlato per oltre due ore, ricostruendo i fatti accaduti la notte tra sabato e domenica scorsi, quando intorno all’una di notte Nicoletta fu uccisa.

Secondo quanto trapelato, sembra che la ricostruzione dei movimenti (prima in un bar del centro di Marsala e poi in auto verso contrada Sant’Onofrio) fatta dalla Buffa coincida, a grandi linee, con quella del Bonetta, ma diverge su alcuni particolari fondamentali, Margareta, infatti, in questa nuova versione dei fatti, ha dichiarato che Bonetta gli aveva detto che si sarebbe nascosto nel bagagliaio della sua auto, una Lancia Y, soltanto per “fare uno scherzo”, ma poi è uscito e ha accoltellato e dato fuoco a Nicoletta, mentre lei era sotto choc per quello che stava accadendo e quindi non era svenuta, come aveva detto in una prima fase agli inquirenti, prima di avvalersi della facoltà di non rispondere.