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Ondata migratoria in USA. Per sindaco democratico NY è “crisi umanitaria”, per Trump “è invasione”

Comunque la si veda, la recente ondata migratoria che ha colpito gli Stati Uniti d’America sta destando grandi preoccupazione nella politica e nell’opinione pubblica americana.

Per il sindaco afroamerciano e democratico della Grande Mela Eric Adams, New York è ormai a un passo dal suo “limite” di fronte alla nuova ondata di migranti. Adams incolpa inoltre i governatori di Texas e Florida, Greg Abbott e Ron DeSantis, di creare una “crisi umanitaria”, dato che i migranti sono arrivati in città a migliaia su pullman partiti dai due stati di frontiera.

Durissime, come ovvio aspettarsi, le parole dell’ex Presidente Donald Trump, che dal palco di Youngstown, Ohio, dove ha sostenuto la candidatura al Senato di JD Vance, non ha risparmiato toni da guerra politica verso democratici e nemici interni ai repubblicani definiti “delinquenti e tiranni” che “non hanno idea del gigante dormiente che hanno svegliato”.

L’ex presidente parla di un’America senza più un confine invasa da milioni di migranti illegali, di un’economia in caduta e di “sparatorie e stupri in aumento”.