Redazione F e AIl medico responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa smentisce la Open Arms: “C’è qualcosa che non funziona perché solo uno aveva una otite, eppure risultavano persone con diverse patologie, tra cui 20 casi di scabbia”
Parole dure quelle di Francesco Cascio, medico igienista dell’Asp di Palermo che da maggio dell’anno scorso è il “referente” del poliambulatorio sanitario di Lampedusa, dopo che Pietro Bartolo, eletto tra le fila del Pd al Parlamento europeo ha lasciato il posto.
Francesco Cascio insieme al suo staff, ha visitato i 13 migranti fatti sbarcare con urgenza “per motivi sanitari” dalla nave della Ong. Di questi cinque sono stati fatti sbarcare con 4 accompagnatori per problemi psicologici e altri tre con un accompagnatore, per problemi sanitari: una cisti, un timpano rotto e ferite pregresse d’arma da fuoco ad un piede.
Ma la “sorpresa” arriva nella visita medica, tutti infatti sono risultati sani, nessuno di loro – secondo quanto viene confermato – è stato ricoverato al Poliambulatorio dell’isola e di fatto subito dopo essere stati controllati, accompagnati all’hotspot di contrada Imbriacola. Insomma secondo quanto constatato sono “tutti in buona salute”.
Il medico Francesco Cascio, dopo le visite, ha reso pubbliche le sue risultanze con una dichiarazione rilasciata all’Ansa: “C’è qualcosa che non funziona, perché tra i 13 migranti fatti sbarcare dalla Open Arms per motivi sanitari solo uno aveva una otite, mentre gli altri stavano bene: eppure dalla relazione dello staff Cisom (il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta – ndr) risulta che a bordo ci sarebbero persone con diverse patologie, tra cui 20 casi di scabbia”.
La Open Arms ha dichiarato che c’era in corso un emergenza con ingenti patologie tra gli individui caricati sulla nave e fatti sbarcare, ma i medici di Lampedusa non hanno riscontrato nulla di quanto dichiarato. Alla luce delle dichiarazione del medico Francesco Cascio dunque quelli della Open Arms hanno mentito con lo scopo di fare scendere i migranti.
