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Open Arms. La Spagna contro l’Ong: C’era un accordo con Malta ma hanno scelto Lampedusa e rifiutano Minorca


Madrid inchioda Open Arms “L’ong ha rifiutato pure Malta” e Salvini rincara: “Perché la OpenArms non va in Spagna? In 18 giorni andavano e tornavano da Ibiza e Formentera 3 volte, questa per loro è una battaglia politica”

Queste le dichiarazioni rilasciate stamattina da Matteo Salvini a radioanchio, dopo le notizie che l’Ong ha rifiutato il porto di Algeciras ed ora rifiuta anche la seconda offerta del governo spagnolo che ha indicato lo sbarco nel porto di Minorca, molto più vicino.

Ma dopo il ministro dell’interno è lo stesso governo spagnolo con il vicepremier Carmen Calvo ad accusare apertamente l’ong iberica. Calvo oggi ha svelato un retroscena accaduto qualche giorno fa, durante il quale il governo spagnolo ha trattato con Malta lo sbarco di tutti i migranti nel porto della Valletta, ma la proposta di approdare nel porto sicuro maltese, sarebbe stata rifiutata dalla Open Arms, che invece ha voluto caparbiamente dirigersi verso Lampedusa.

Le dichiarazioni del vicepremier spagnolo – come riporta AdnKronos – sono state chiare: “La Open Arms non ha voluto andare a Malta. La Spagna stava lavorando a questo, in colloqui con Malta, però hanno deciso di andare in Italia”. Questo dopo la sentenza del Tar che permetteva l’ingresso nelle acque italiane, ma non “chiariva se” i migranti potevano essere sbarcati.

Poi il vice premier spagnolo ha anche aggiunto: “Abbiamo offerto ogni tipo di aiuto: medico, viveri. Non capiamo la posizione della Open Arms. Abbiamo offerto il porto più vicino, non possiamo portare i nostri porti in Italia. Ci rendiamo conto della criticità della situazione per l’incertezza e la disperazione ma una volta che c’è un porto sicuro e i migranti sanno dove sbarcheranno chiunque capisce che non ci sono problemi”.

Un comportamento davvero incomprensibile, che avvalora la tesi del ministro Matteo Salvini, che fin dal primo momento ha detto che la decisione della Ong di venire in Italia, non è stata dettata da esigenze sanitarie, come peraltro smentito dai medici di Lampedusa, ma è sempre stata una presa di posizione politica.

L’Open Arms dal canto suo continua a ripetere che i 107 migranti ancora a bordo della nave, sono stremati e non sono in condizioni di affrontare un viaggio di 3-4 giorni, mentre il governo italiano ha risposto mettendo a disposizione le navi della Guardia costiera per accompagnare e proteggere il viaggio fino all’arrivo nelle acque spagnole.