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Open Arms. Sbarco minori, Salvini: “Dopo i malati immaginari, ecco i minorenni immaginari! Responsabilità di Conte”


Ieri sera a Lampedusa sono sbarcati i 27 presunti minori e subito è polemica, 8 di questi infatti non appena toccato terra si sono dichiarati maggiorenni, innescando l’immediato commento sarcastico di Salvini, che si era dichiarato contrario

Il premier Giuseppe Conte ieri mattina ha inviato una nuova lettera – dal tono non proprio amichevole – al Ministro Matteo Salvini, chiedendo l’autorizzazione allo sbarco immediato delle persone di età inferiore agli anni 18 presenti a bordo della nave Open Arms.

Il ministro ha subito risposto che era e restava fermamente contrario a questa scelta, definendola un’azione politica e non umanitaria della Ong spagnola, ma dava il suo assenso, scaricando però ogni responsabilità sul richiedente: “Il via libera allo sbarco di queste persone è esclusiva responsabilità del presidente Conte, che sollecitava un intervento quando la nave si trovava ancora in acque internazionali. Mentre Madrid non muoveva un muscolo, a Roma si moltiplicavano le pressioni”.

Così i 27 presunti minori, 13 eritrei, 5 sudanesi, due del Ciad, due del Gambia, un ghanese, un maliano, un nigeriano, un etiope e un egiziano, sono stati trasbordati, 14 in una motovedetta della Guardia Costiera e 13 in una della Guardia di Finanza e condotti a Lampedusa.

E subito dopo il loro arrivo nell’isola, le perplessità di Salvini, dopo le polemiche della giornata relative ai 13 “malati” fatti scendere per problemi di saluti e poi certificati “sani” dai medici di Lampedusa, si sono rivelate esatte, infatti dei 27 immigrati sbarcati come minori, 8 non appena toccato terra si sono dichiarati maggiorenni.

Ovviamente il ministro dell’interno ha subito commentato a modo suo: “Mi riferiscono da Lampedusa che dei 27 immigrati per i quali è stato ordinato lo sbarco in quanto minorenni, già 8 si sono dichiarati maggiorenni! Vedremo gli altri… Dopo i malati immaginari, ecco i ‘minorenni immaginari! Mentre altri cedono, io non cambio idea”.

La vicenda è tutt’altro che conclusa sulla Open Arms rimangono  altri 107 migranti e la Ong nonostante quanto al momento successo non molla e continua a chiedere lo sbarco immediato di tutti i clandestini a bordo, il tutto con un governo in attesa di una possibile implosione politica e la magistratura che da un momento all’altro potrebbe bypassare le decisioni politiche e ordinare il sequestro della nave con conseguente sbarco dei clandestini.