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Ora legale, l’Italia ha detto “no” all’abolizione del cambio: rimarrà tutto invariato


Il cambio stagionale tra l’ora legale e l’ora solare in Italia non sarà abolito, a chiederlo era stata l’Europa su pressione dei Paesi del nord

C’è il “No” dell’Italia all’abolizione dell’ora legale, nel nostro “bel Paese” resterà in vigore il doppio orario. Tutto nasce da una proposta dell’Unione europea, che su pressione dei Paesi del nord, che hanno altre esigenze rispetto a quelli del sud, ha chiesto di decidere se dal 2021 volevano adottare per tutto l’anno l’ora legale o quella solare, oppure restare con il cambio attuale.

Il governo italiano ha deciso, depositando nel mese di giugno a Bruxelles una richiesta formale, di mantenere intatta la situazione attuale, senza variazioni. Tutto quindi rimarrà inalterato, scegliendo di continuare con sei mesi di ora solare e sei mesi di ora legale

I motivi principali di questa scelta sono essenzialmente basati sul risparmio energetico e quindi economici, ecco perché i Paesi dell’Europa del Sud (come l’Italia) sono a favore del doppio fuso orario in vigore adesso, perché questo fa guadagnare un’ora di luce nel periodo estivo e ne fa recuperare un’altra nelle mattine invernali. Al contrario, i Paesi del Nord Europa sono contro l’ora legale perché da loro in estate fa buio più tardi e conseguentemente non hanno bisogno di spostare le lancette in avanti per risparmiare sulle bollette.