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Ora rubano anche le ruote: un arresto e due denunce


A cavallo tra gli anni 70 e 80 era normale ritrovarsi con l’auto semi rubata. Le autoradio erano la preda preferita, erano sorti persino mercatini dove i pezzi venivano rivenduti.

ladri-ruote-palermoOltre alle autoradio, all’epoca si chiamavano “stereo”, spesso ci si ritrovava senza la batteria, senza i sedili e sopratutto senza le ruote. Sembrava che queste “mode” fossero scomparse, oggi a rischiare sono sopratutto le grandi e costose automobili rubate per intero da organizzazioni criminali di un certo livello.

Ed invece, le cronache ci raccontano di un ritorno all’antico, piccoli furfantelli che per sbarcare il lunario o ripristinare la propria vettura, si sono reinventati “ladruncoli”. Forse questa è la vera conferma di un nuovo tipo di “povertà” dilagante.

Uno degli ultimi casi, l’arresto l’altro ieri di tre giovani che si trovavano accanto ad una motoape durante un normale controllo di Polizia, i quali alle domande degli agenti, non hanno saputo dare risposte convincenti sulla loro presenza in strada a quell’ora di notte.

La polizia li ha sorpresi “in azione” in viale Campania a Palermo, i tre giovani: un ventenne che è stato arrestato e due minorenni, denunciati al Tribunale dei minori, stavano smontando le ruote dalle auto parcheggiate in strada per rubarle.

I poliziotti hanno notato che le mani dei tre erano completamente sporche ed annerite, hanno quindi deciso di controllare la motoape, a bordo della quale sono state trovate alcune ruote di autovettura e svariati arnesi atti allo scasso.

I giovani non hanno saputo dare una spiegazione convincente circa la provenienza della “merce” rinvenuta. Di conseguenza i poliziotti hanno perlustrato la zona alla ricerca di vetture con pezzi mancanti, scoprendone due prive delle ruote: una si trovava in assetto precario su di un cric senza le ruote posteriori – il lavoro non era stato completato – mentre l’altra aveva le ruote smontate a terra, ma ancora vicino alla vettura, come se qualcuno li avesse sorpresi e fossero stati costretti a lasciarle lì.

A quel punto il quadro è stato chiaro ed alla Polizia non è rimasto altro da fare che condurre i tre presso gli uffici della Questura per gli accertamenti di rito e a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

Il 20enne è stato tratto in arresto e condotto presso le Camere di Sicurezza in attesa di giudizio, mentre i due minorenni sono stati denunciati a piede libero.