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Ospedale Ribera (Ag). Gestione pazienti Covid e sospensione Pronto Soccorso: interrogazione all’Ars del M5S

Ancora una volta dopo i nostri articoli sulla situazione dell’ospedale covid di Ribera a firma dell’ex Presidente del Seus 118 Sicilia, Gaetano Montalbano, il Movimento 5 Stelle all’Ars ha presentato formale interrogazione per capire cosa la Regione stia facendo nel centro crispino

Il  Movimento 5 Stelle all’Ars ha presentato una interrogazione parlamentare firmata dai parlamentari Damante, Di Caro, Campo, Cappello, Ciancio, De Luca, Di Paola, Marano, Pasqua, Schillaci, Siragusa, Sunseri, Trizzino, Zafarana e Zito, rivolta al Presidente della Regione Nello Musumeci e all’Assessore regionale della Salute, sul tema dell’Ospedale “F.lli Parlapiano” di Ribera (AG), individuato come punto di riferimento per la gestione dei pazienti affetti da Covid-19 in provincia di Agrigento e sulla sospensione delle attività ordinarie del relativo Pronto Soccorso.

Qui l’interrogazione completa in PDF

I parlamentari siciliani del M5S nella loro interrogazione, prendendo spunto dai nostri articoli citati nella stessa interrogazione, chiedono: se il Governo della Regione sia a conoscenza di quanto accade nel P.O. “F.lli Parlapiano” di Ribera; se non ritenga opportuno intervenire per garantire il corretto espletamento del servizio di emergenza-urgenza e la riapertura dello Pronto Soccorso di Ribera all’intero bacino di utenza e non solo ai pazienti con sospetta infezione da Sars-Cov2; e infine, quale sia lo stato di attuazione degli interventi di adeguamento del Pronto Soccorso di Ribera nella gestione in ingresso dei pazienti, prevedendo percorsi dedicati e separati, nonché la predisposizione di percorsi alternativi, evitando situazioni di promiscuità tra i pazienti. 

Tali domande sono poste in considerazione dei fatti che: “Il P.O. F.lli Parlapiano di Ribera (AG) è stato individuato come punto di riferimento per la gestione dei pazienti affetti da Covid-19 in provincia di Agrigento”. Vi è “l’obbligo della Regione Siciliana, nell’ambito delle strutture ospedaliere, di provvedere a consolidare la separazione dei percorsi di ingresso e che in Pronto Soccorso devono essere previsti ambienti per l’isolamento e il biocontenimento dei pazienti, con sale appositamente dedicate e con l’obiettivo prioritario di garantire criteri di separazione e sicurezza.

Le linee guida del Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza Coronavirus della Regione Siciliana, “Modalità operativa multidisciplinare di gestione di paziente Covid-19 in ambito ospedaliero anche alla luce delle proposte di contenimento della diffusione dell’infezione”, prescrivono l’obbligo di ciascuna azienda ospedaliera di dotarsi di un pre-triage separato per pazienti con sintomi influenzali, respiratori e/o con febbre. Il triage, inoltre, mira alla valutazione clinica e anamnestica destinata ad individuare eventuali segni e sintomi che possano essere riferibili a infezione da SARS-CoV-2″.

Inoltre: “Il documento di integrazione alla valutazione del rischio biologico correlato all’emergenza legata alla diffusione del virus SARS-Cov-2 (D.lgs. n. 81/2008), redatto dal Servizio di prevenzione e protezione dell’Asp di Agrigento (Rev. n. 08 dell’11.03.2021), dando attuazione alle linee guida del CTS per la Regione Siciliana prevede che qualora, attraverso il pre-triage del pronto soccorso, venga intercettato un paziente sospetto Covid debba essere effettuato un tampone rino-faringeo e la valutazione all’interno di un percorso all’uopo dedicato, che ne preveda gestione, isolamento e attivazione del percorso o, diversamente, il trasferimento presso altra struttura adeguata.

Dalle informazioni in possesso degli interroganti – scrivono ancora i 5 Stelle -, nel P.O. riberese si registra un solo percorso dedicato al pre-triage dei soggetti che si recano al Pronto Soccorso, generando una allarmante commistione nella gestione dei pazienti potenzialmente positivi al Covid-19 e che presentano scarsa sintomatologia.

Quanto sopra, desta profonde preoccupazioni in capo all’utenza, poiché l’assenza di una netta separazione all’ingresso comporta il concreto rischio di possibili contagi. Si aggiunge che i pazienti sono spesso costretti ad abbandonare i locali della struttura per consentire l’ingresso – sia al Pronto Soccorso che al reparto di radiologia – dei pazienti Covid, dovendo attendere per riaccedere il completamento delle procedure di sanificazione dei locali.

Dalle informazioni in possesso degli interroganti, inoltre, pare che i vertici dell’Asp di Agrigento, in data 12.04.2021, abbiano comunicato la sospensione nel P.O. di Ribera delle attività di Pronto Soccorso ordinarie e attivato l’accettazione Covid a cui dovrebbero afferire esclusivamente i pazienti con sospetta infezione da Sars-Cov2. L’utenza del Pronto Soccorso riberese, pertanto, è indirizzata presso l’ospedale di Sciacca.

La situazione è ulteriormente aggravata dalla mancata realizzazione di un tunnel o centro di sanificazione per le ambulanze – nonostante si tratti di struttura ospedaliera sede di pronto soccorso e centro Covid – disattendendo le previsioni del D.A. n. 999/2015. Le ambulanze, pertanto, non potendo essere sanificate in loco devono essere trasferite nella struttura di Sciacca causando ritardi e rallentamenti nel servizio 118″.