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Ospedale di Sciacca. Ennio Ciotta resta a Licata e il dott. Dulcimascolo… “ringrazia” e resta al suo posto


L’ASP di Agrigento per “danneggiare” la sanità provinciale ha fatto del suo meglio, ma nonostante gli sforzi profusi, non è riuscita nel suo intento e grazie alla buon senso degli uomini coinvolti, le cose – almeno per il momento ed in questo caso – si sono sistemate.

Il dott. Rino Dulcimascolo, attualmente Facente funzioni della Cardiologia e Utic, non viene più “scalzato” e rimane al suo posto. La vicenda ricordiamo è quella relativa ai vari avvicendamenti e sostituzioni di medici, che ha già portato alla sostituzione del dott. Vincenzo Comitini del reparto ortopedia con il facente funzioni, Giuseppe Tulumello, con Comitini che poi ha ha preferito tornare all’ospedale Cannizzaro di Catania, piuttosto che fare da “secondo”.

La stessa vicenda stava accadendo al dott. Dulcimascolo, ricordiamo, da circa 33 anni in servizio, quindi medico di grande esperienza, che l’Asp di Agrigento aveva deciso di sostituire con il dott. Ennio Ciotta, già primario nell’ospedale di Licata e con Dulcimascolo, sul piede di guerra che aveva preannunciato azioni legali, convinto di essere in possesso di più titoli e requisti rispetto a chi doveva prendere il suo posto.

Di tutto ciò non se ne farà più nulla, tutto bloccato, perché il dirigente medico di Cardiologia, Ennio Ciotta, pronto ad arrivare a Sciacca, in qualità di direttore, ha deciso che resterà a Cardiologia dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata. Il suo arrivo nel nosocomio saccense infatti, avrebbe causato la chiusura del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Licata. Un po il “remake” di quello che è successo a Sciacca con il caso del dott. Domenico Santangelo, al reparto di Oncologia.

Sicuramente in questa operazione hanno pesato le pressioni dall’alto ed infatti a ringraziare il dirigente medico Ennio Ciotta è stato il neo deputato all’Ars Carmelo Pullara: “Rinnovo la stima verso il professionista che ha mostrato grande attaccamento verso la nostra città in questo difficile momento di transizione”.

Insomma tutto bene ciò che finisce bene – per il momento – , ma siamo sicuri che l’ASP di Agrigento, caparbiamente non demorderà e tenterà ancora qualche “bravata”.

A proposito, stiamo ancora aspettando i nuovi ascensori ed il resto… ad maiora!