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Palermo. Comunità alloggio lager: anziani legati e picchiati. Guardia Finanza emette sei misure cautelari

Anziani ospiti della comunità alloggio legati al letto o alla sedia a rotelle, ai quali in alcuni casi sarebbero stati somministrati farmaci per sedarli. I finanzieri indagano sei persone sono tutti accusati di maltrattamenti nei confronti di anziani

L’indagine è nata dalla telefonata di un anziano di 90 anni, ospite della casa di riposo “Il giardino delle strelizie” di viale Lazio a Palermo, arrivata una mattina di ottobre dell’anno scorso al centralino del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, che denunciava le pesanti condizioni in cui era tenuta la moglie.

I militari della GdF hanno quindi avviato un’indagine, che stamattina ha portato alla notifica di alcuni provvedimenti emessi dal gip su richiesta della procura, grazie alle prove raccolte con l’uso di intercettazioni video realizzate con una telecamera nascosta che ha documentato le pesanti vessazioni a cui venivano sottoposti gli anziani ospiti.

L’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Laura Vaccaro ha portato a sei misure cautelari notificate dai finanzieri del comando provinciale. I militari questa mattina hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti del titolare della struttura e di cinque operatrici. Per il titolare Valerio Alagna, 36 anni, il gip ha disposto il divieto di esercizio di attività imprenditoriale in strutture assistenziali o case di riposo per anziani per un anno. Per gli operatori assistenziali Gaetana Montalto, 49 anni, Maria Lo Iacono 59 anni, Patrizia La Mattina, 55 anni, Antonina Militello, 42 anni, Vincenzo Cascino, 54 anni, è scattato il divieto di prestazione di attività professionale in strutture assistenziali o case di riposo per anziani per un anno.

I sei sono indagati con l’accusa di maltrattamenti nei confronti degli ospiti della comunità alloggio il Giardino delle Strelizie di viale Lazio e dagli accertamenti è risultato anche che uno di loro ha precedenti penali per mafia. Nessuno di loro era infermiere qualificato.

“Ancora una volta emerge la necessità di assicurare tutela e protezione per i nostri anziani – dice il colonnello Gianluca Angelini, il comandante del nucleo Pef, che in questo periodo regge anche il comando provinciale della Guardia di finanza – ci siamo trovati davanti a soggetti fragili e indifesi, che hanno il diritto di essere curati e accuditi all’interno di strutture in grado di assicurare una qualità di vita dignitosa”.

Negli ultimi anni, le Fiamme Gialle hanno già smascherato diverse case lager per anziani e disabili, in città e provincia. In tutti i casi, le intercettazioni hanno rassegnato un quadro drammatico. Anche al Giardino delle strelizie sarebbero stati somministrati farmaci senza prescrizione medica, per sedare i pazienti.

La struttura non è stata comunque chiusa, continua a operare – senza gli operatori interdetti – sotto la gestione dell’altro socio, che non risulta indagato.

“Le continue offese, le umiliazioni, le minacce, le percosse, le ingiurie, poste in essere nei confronti degli ospiti della struttura assistenziale, – scrive la gip Cristina Lo Bue nel provvedimento – integrano il delitto di maltrattamenti, potendo certamente tali atti, per la loro intensità e abitualità, essere fonte di disagio continuo per le persone offese ”.