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Palermo. Il M5S prepara la mozione di sfiducia al sindaco Orlando: “dobbiamo salvare la città”


“Il Movimento 5 Stelle non può essere complice di questa gestione vergognosa della città e di tale immobilismo che sta portando indietro Palermo, mentre il resto del mondo corre”

Questo uno dei passaggi più significativi delle motivazioni che hanno spinto i consiglieri al Comune di Palermo del M5S a preparare una mozione di sfiducia alla giunta del sindaco del PD Leoluca Orlando, che definiscono “un’armata Brancaleone”.

Un atto che a prescindere dalle motivazioni, sancisce il fatto che tra i pentastellati e il PD, nei territori, quell’accordo già traballante a Roma, sia inapplicabile.

“Noi esponenti del MoVimento 5 Stelle al Comune di Palermo abbiamo deciso di predisporre e proporre la mozione di sfiducia al sindaco Orlando”. Scrivono i cinque stelle sulla loro pagina facebook. Poi aggiungono: “È questo l’unico modo per arginare la deriva della città. La maggioranza (se così ancora si può definire) che sostiene il sindaco, è priva di progetti e di sostanza e si presenta spaccata su qualsiasi argomento. Tutto ciò determina una totale inefficienza amministrativa e manifesta l’esclusiva capacità del sindaco che è quella di fare propaganda e sbandierare idee desuete e inutili per il benessere di Palermo”.

“La città – concludono i 5 stelle – è preda di numerosi problemi ai quali però Orlando e la sua armata Brancaleone non pensano minimamente di trovare soluzioni concrete. Il M5S non può farsi complice di questo intollerabile immobilismo e di questa ignobile gestione della cosa pubblica che, giorno dopo giorno, stanno facendo regredire la città. Tra le questioni più urgenti e mai affrontate, figurano: la salvaguardia dell’ambiente; la mobilità; il decentramento amministrativo; il tema dei rifiuti; la conduzione dei beni comuni e chi più ne ha più ne metta. Non è più tempo di sterili chiacchiere: Palermo necessita di una guida attenta e responsabile che guardi al futuro e al funzionamento dei servizi rivolti ai cittadini”.

Per presentare la mozione di sfiducia al sindaco Orlando però servono 16 consiglieri comunali che la sottoscrivano, ovvero almeno i due quinti del Consiglio comunale e i numeri dei soli pentastellati non bastano, quindi è stato lanciato un appello ai colleghi consiglieri. Poi per essere approvata dovrà essere votata da almeno i due terzi dei consiglieri in carica: ossia 27 su 40.

Numeri sulla carta difficili da raggiungere, ma i consiglieri grillini Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo, contano sulla spaccatura in atto nella maggioranza e sul fatto che oltre a quella che stanno preparando loro, una seconda mozione di sfiducia una settimana fa, era stata annunciata da Fabrizio Ferrandelli, ma nei confronti dell’assessore alla Mobilità Giusto Catania.