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Palermo. Meloni contestata interviene la polizia: un agente della Digos colpito con un pugno, fermato un manifestante

A Palermo arriva Giorgia Meloni ed è subito contestazione con la polizia che blocca i manifestanti e ferma una persona

Che all’arrivo di Giorgia Meloni a Palermo ci sarebbero state contestazioni era cosa assai prevedibile ed infatti la polizia si è fatta trovare pronta a bloccare situazioni potenzialmente pericolose. Ieri sera una cinquantina di manifestanti non ha gradito il comizio elettorale della leader di Fratelli d’Italia e per contestarla hanno cercato di raggiungere da più punti del quadrilatero intorno piazza Politeama il palco da dove la Meloni parlava. I motivi della contestazione erano scritti sui cartelli dei contestatori: “Il reddito non si tocca” e “Sul mio corpo decido io” i più gettonati.

Pronti ad aspettarli però hanno trovato i poliziotti del reparto mobile in assetto antisommossa oltre agli agenti della Digos e della scientifica che li hanno bloccati. Secondo quanto ricostruito i tafferugli sarebbero iniziati quando un manifestante ha lanciato una bottiglia d’acqua contro gli agenti in tenuta antisommossa, poi il gruppetto ha tentato di sfondare il cordone di polizia attorno all’area dove era in corso il comizio. A quel punto gli agenti hanno caricato, pare distribuendo anche qualche colpo di manganello. Nel trambusto creatosi alcuni giornalisti che stavano riprendendo la scena hanno ricevuto spintoni e una cronista è caduta a terra. Il bilancio finale è stato comunque “contenuto”: un agente della Digos è stato colpito con un pugno e un manifestante è stato fermato.