⦿ Ultim'ora

Palermo. Operazione “Passepartout”: Giusy Occhionero deputata di Italia Viva indagata per falso con Nicosia


La deputata di Italia Viva Giusy Occhionero è indagata per falso in concorso: avrebbe fatto passare Antonello Nicosia, poi arrestato per mafia, per suo assistente, prima che il rapporto di collaborazione fosse formalizzato

La vicenda si inquadra nell’Operazione “Passepartout” dello scorso 4 novembre, quando con un bliz vennero arrestati cinque persone, tra cui il presunto capomafia Accursio Dimino e Antonello Nicosia collaboratore parlamentare della deputata di Italia Viva Giusy Occhionero, che adesso è indagata dai pm di Palermo per falso in concorso. Alla parlamentare è già stato notificato un avviso di garanzia e un invito a comparire per la prossima settimana.

Secondo i magistrati palermitani, la deputata avrebbe fatto passare il Radicale Antonello Nicosia, poi arrestato per mafia, per suo assistente, consentendogli di entrare nelle carceri, quando il rapporto di collaborazione tra i due, non era stato ancora formalizzato, cosa che avvenne solo successivamente. Sempre secondo l’accusa, Antonello Nicosia, oltre a progettare estorsioni e omicidi, entrava e usciva dalle carceri, incontrando anche capimafia detenuti al 41 bis, proprio grazie alla Occhionero.

La parlamentare, che oggi milita nel nuovo partito di Matteo Renzi, all’epoca dei fatti era esponente di Leu. La posizione della Occhionero, in relazione a questa inchiesta, era al vaglio dei magistrati ed infatti nelle scorse settimane era stata sentita dal procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido e dai pm Gery Ferrara e Francesca Dessì.

Nicosia, era dirigente nazionale dei Radicali e grazie a questo incarico, aveva conosciuto la Occhionero, dapprima con contatti solo telefonici, poi, il 21 dicembre i due si sono incontrati a Palermo e immediatamente hanno fato un’ispezione al carcere Pagliarelli. Proprio in quell’occasione Nicosia all’ingresso dichiarò di essere un suo collaboratore: circostanza che i pm, hanno accertato anche attraverso indagini alla Camera, essere falsa, in quanto in quel frangente nessun rapporto di lavoro era stato formalizzato. Il giorno successivo i due, con le stesse modalità, hanno visitato le carceri di Agrigento e Sciacca.

Nicosia arrestato per mafia, ora è anche indagato con la Occhionero per falso in concorso aggravato dall’avere favorito Cosa nostra.