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Palermo. Sequestrato al porto 2 tonnellate di falso olio d’oliva extravergine destinato alla vendita


I funzionari dell’agenzia delle Dogane e Monopoli del porto di Palermo hanno sequestrate due tonnellate di olio indicato come “extravergine di oliva” ma era “olio lampante non commestibile”

A scoprire il carico i funzionari dell’Agenzia dogane monopoli durante alcuni controlli disposti per contrastare le frodi alimentari.

L’olio era stato importato da un commerciante palermitano ed era destinato ad essere rivenduto, ma le analisi di laboratorio, hanno accertato che si trattava di olio lampante non commestibile e non di “extravergine di oliva”.

L’attività di verifica, effettuata dal laboratorio chimico territoriale, ha rilevato che il carico più che extra vergine era lampante, ovvero olio con difetti qualitativi e con un’acidità superiore al 2%, mentre dovrebbe essere dello 0,8%.

Con questo carico di acidità l’olio viene declassato a lampante e acquisisce la denigratoria etichetta che, proprio per le sue scarse qualità, fa riferimento, e diventa sinonimo, di olio da lampade. L’olio dunque era “semmai da destinare in raffineria – si legge in una nota dell’Agenzia dogane – per purificarlo e renderlo commestibile, ma sotto un’altra categoria commerciale”.

IL commerciante palermitano è stato denunciato all’autorità giudiziaria e dopo gli accertamenti del caso, il PM ha convalidato il sequestro dell’intero carico.