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Palermo. TAR sospende ordinanza, Musumeci: “sospesa l’ordinanza senza ascoltarci, noi andiamo avanti”


“800 Trasferiti dagli hotspot vuol dire che alzare la voce serve. e martedì a Lampedusa ci sarà la nostra task force. sospendere l’ordinanza senza ascoltare la regione è stata una scelta non condivisibile. ma andiamo avanti”

Questo il primo commento del presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, dopo avere appreso che il Tar di Palermo ha sospeso la sua ordinanza.

Il decreto cautelare monocratico è stato firmato dal presidente della Terza Sezione e depositato oggi pomeriggio. Il provvedimento ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza del governatore della Sicilia Nello Musumeci, che aveva disposto lo sgombero di hot spot e centri di accoglienza migranti dell’isola. Il tribunale amministrativo regionale ha dunque accolto l’istanza cautelare presentata dal governo e ha fissato la camera di consiglio per il 17 settembre.

Ecco cosa scrive il Tar nel decreto di sospensione: “Le misure adottate con l’impugnato provvedimento sembrano esorbitare dall’ambito dei poteri attribuiti alle regioni, laddove, sebbene disposte con la dichiarata finalità di tutela della salute in conseguenza del dilagare dell’epidemia da Covid-19 sul territorio regionale, involvono e impattano in modo decisivo sull’organizzazione e la gestione del fenomeno migratorio nel territorio italiano, che rientra pacificamente nell’ambito della competenza esclusiva dello Stato ai sensi dell’art. 117, co. 2, lett. b), della Cost, e, peraltro, sono certamente idonee a produrre effetti rilevanti anche nelle altre regioni e, quindi, sull’intero territorio nazionale, nel quale dovrebbero essere trasferiti, nell’arco delle 48 ore decorrenti dalla pubblicazione dell’ordinanza, i migranti allo stato ospitati negli hotspot e nei centri di accoglienza insistenti sul territorio regionale, Inoltre la disposta chiusura dei porti all’accesso dei natanti di qualsiasi natura trasportanti migranti sembra esorbitare parimenti dalla competenza regionale”.

“Quella adottata dal magistrato del TAR di Palermo – ha commentato Musumeci – è una decisione cautelare che non condividiamo e che è stata assunta senza neppure ascoltare la Regione, come può essere concesso a richiesta della parte e come noi abbiamo formalmente chiesto, non avendo potuto depositare le nostre difese. Tuttavia, se in pochi giorni sono stati trasferiti oltre 800 migranti è la dimostrazione che serve denunciare il problema ad alta voce”.

Poi ha aggiunto: “Sulla nostra competenza in materia sanitaria non faremo un solo passo indietro. Martedì mattina sarà a Lampedusa la nostra task force e nei giorni successivi saranno verificati accuratamente gli oltre 40 centri di accoglienza che sono censiti in Sicilia. È una battaglia di civiltà dalla quale non ci possiamo esimere. Al governo di Roma chiedo ancora una volta di proclamare lo ‘stato di emergenza’ su Lampedusa e di esercitare nei fatti le competenze che rivendica. Altrimenti sono solo chiacchiere e i problemi restano tutti sulle spalle e sulla pelle dei siciliani.

Si tratta dunque del primo round di una vicenda su cui il presidente della Sicilia non intende indietreggiare e che andrà avanti a suon di carte bollate.