Passaggio dell’ermellino alla Università degli Studi di Palermo dal Rettore Fabrizio Micari al neoeletto Massimo Midiri. Presenti le massime autorità, tra cui il decano dei professori ordinari Salvatore Gaglio che ha aperto la cerimonia, il sindaco Leoluca Orlando, il Governatore Nello Musumeci e l’arcivescovo Corrado Lorefice
Il professore Gaglio ha ringraziato il rettore uscente Micari per il lavoro svolto e al subentrante Massimo Midiri formulato gli auguri di “successi” sono stati rivolti dall’arcivescovo Corrado Lorefice, che ha ringraziato anche Micari per il nuovo corso sulla teologia.
Un grazie a Micari è arrivato dal sindaco Orlando “per le opere che ha fatto, tra cui il Graduation day, un modo niovo per collegare l’università alla Città di Palermo”. Al neo rettore Midiri ha augurato di continuare questo buon lavoro con l’impegno e professionalità già dimostrata alla diagnostica per immagini, radioterapia e neuroradialogia del Policlinico “Paolo Giaccone”.
Anche il Governatore Musumeci si è congratulato con il professore Midiri, auspicando una sempre maggiore collaborazione fra la Regione e l’Università tesa alla migliore formazione per i giovani dell’Isola.
Musumeci ha anche ringraziato il rettore uscente, sottolineando il «rapporto di collaborazione istituzionale di questi anni corretto e senza pregiudizi, improntato alla crescita dell’ateneo e agli interessi degli studenti».
“Sono davvero emozionato, avverto tutto il peso di questa carica e sono convinto che nessun individuo può essere adeguato a ciò – ha stigmatizzato il neo rettore Midiri che ha rivolto un grazie di cuore alla comunità accademica per il consenso ricevuto. Poi ha aggiunto: “Voglio essere al servizio dei nostri studenti, sarò il rettore di tutti; le sfide sono tante e le comunità studentesche dovranno aiutarci. Io devo essere un punto di riferimento, la mia porta sarà sempre aperta. E’ necessario creare luoghi e tempi per un confronto, con periodiche assemblee”.
Realizzare un’ateneo studente centrico è la scommessa del rettore entrante Massimo Midiri.
“Ereditiamo un ateneo in buone condizioni – spiega Massimo Midiri – di bilanci e utili, dobbiamo sfruttare questa partenza, più tutto ciò che arriva dai progetti europei, per fare un’operazione di ulteriore sviluppo”. Tra i settori d’investimento: il digitale, la sostenibilità ambientale, la ricerca scientifica e le residenze universitarie. “Dobbiamo cercare di dare ai nostri ragazzi – continua il neo Magnifico Rettore – la consapevolezza che entrare a Palermo significa mettere una fiche sul proprio futuro in un’università europea moderna e piena di infrastrutture”
“Questi sono stati i sei anni del consolidamento – conclude Midiri – ora è arrivato il momento del rilancio”
Infine, l’intervento del rettore uscente Micari che ha consegnato a Midiri il sigillo dell’Ateneo con al centro la trinacria e la cittacotta dello Steri.
Micari ha parlato del suo progetto di città universitaria e del Graduation day di oggi e sottolineato la collaborazione con il comune del capoluogo siciliano e con la Regione.
“La Regione è stata importante per i consorzi universitari. Oggi su 160 corsi di laurea, 16 sono anche decentrati. Grazie Musumeci”. Poi, ha voluto rendere noti alcuni risultati ottenuti: “Oggi circa 1000 studenti dell’Università di Palermo partono per fare l’Erasmus. Le matricole sono 11 mila, è stato incrementato anche il passaggio dalla laurea triennale a quella magistrale”. E ancora, “Abbiamo creato il museo dell’università di Palermo, si è recuperato l’archivio storico che contiene la tesi di Falcone, il fascicolo di laurea di Orlando, quello di Chinnici. Il periodo della Palermo capitale della cultura è stato bellissimo. Lascio l’Università con 218,8 milioni di utile”
“Lascio un’università in grandissima salute, – afferma il rettore uscente, Fabrizio Micari – in questi anni si è lavorato tanto e i risultati sono stati importanti. Abbiamo avuto una crescita importante del numero degli studenti, siamo al settimo posto tra i mega atenei italiani secondo la classifica del censis, abbiamo un bilancio estremamente solido, abbiamo ottenuto importanti risultati sulla ricerca e quintuplicato il numero di borse in dottorato di ricerca”.

GIACOMO GLAVIANO nato a Sciacca (Agrigento) il 30.08.1940, giornalista dal 27.04.1978 – Presidente nazionale FIJET ITALIA .
CORRISPONDENTE – COLLABORATORE di Quotidiani, Periodici, Agenzie Stampa nazionali e internazionali:
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