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Partinico. Antonino Borgia, confessa l’omicidio dell’amante 30enne: la donna era incinta


Svolta nell’omicidio di una 30enne romena a Partinico, il presunto assassino un imprenditore 51enne, avrebbe confessato

La vittima e il luogo del ritrovamento

È accaduto nel tardo pomeriggio di eri a Partinico in provincia di Palermo. La vittima è una donna di origini romene, Ana Maria Lacramioara Di Piazza, di 30 anni, residente a Giardinello, che sarebbe stata uccisa a coltellate da Antonino Borgia, un imprenditore 51enne, di Partinico, sposato e padre di una bambina, con il quale la vittima aveva una relazione.

Il corpo della donna è stato ritrovato nelle campagne tra Balestrate e Partinico, lungo la statale 113 a seguito della segnalazione di un residente di Partinico che si è rivolto ai carabinieri raccontando di aver visto tramite le sue telecamere un uomo senza pantaloni che aggrediva una donna. I militari accorsi sul luogo segnalato, hanno trovato il coltello utilizzato per ucciderla.

Sempre nelle campagne tra Alcamo e Balestrate, nello stesso arco di tempo, un’altra persona avrebbe visto una ragazza mentre cercava di scappare da un furgone e veniva inseguita da un uomo, riuscendo anche a prendere parte della targa e delle scritte sul fianco di quel furgone.

Gli inquirenti hanno quindi avviato le indagini e in un terreno sulla strada statale 113, nascosto tra le sterpaglie, hanno trovato il cadavere della vittima avvolto in alcune coperte. A quel punto con tanti indizi, i carabinieri di Partinico, coordinati dalla Procura di Palermo, sono riusciti a risalire al furgone bianco di Borgia che si trovava parcheggiato nel piazzale della sua impresa, formalmente intestata alla moglie, che opera nel settore della progettazione e realizzazione di piscine, con accanto un idropulitrice utilizzata per lavare il mezzo ed eliminare le tracce di sangue.

Con questi elementi in mano, sono state avviate le ricerche dell’imprenditore che dopo l’omicidio, come ricostruito dagli investigatori, aveva continuato la sua giornata come se nulla fosse mai accaduto, girando per Partinico e passando persino in Questura per alcune pratiche burocratiche. poi andando anche dal barbiere.

Antonino Borgia è stato quindi fermato e portato in caserma, dove interrogato, ha confessato l’omicidio, che sarebbe scaturito dalla relazione extraconiugale con la vittima che andava avanti già da tempo e dal fatto che lei era rimasta incinta proprio di lui.

Resta da chiarire cosa abbia scatenato la furia omicida di Borgia che avrebbe ucciso la sua vittima infilzandola con un coltello proprio allo stomaco, per poi colpirla più volte con un bastone di legno. Alla fine le avrebbe inferto una ferita mortale al collo.

Un possibile movente secondo gli inquirenti è che Ana Maria si fosse stancata di quella storia clandestina, soprattutto dopo essere rimasta incinta e per questo potrebbe avergli chiesto di lasciare la moglie o di darle del denaro per non spifferare tutto.

Al termine degli accertamenti la Procura ha disposto il fermo e la misura cautelare in carcere. Borgia, è stato quindi rinchiuso al Pagliarelli con le accuse di omicidio, occultamento di cadavere e procurato aborto con le aggravanti della crudeltà e dei motivi abietti e futili.