“Abbiamo seguito una procedura trasparente, veloce e, per questo, utile e necessaria. Così Il primo bando è stato un successo”, dice l’assessore regionale Lo Bello.
Lo dice l’assessore delle Attività produttive Mariella Lo Bello. “Stiamo accelerando lo sviluppo della Sicilia, – afferma il presidente Crocetta – determinando lavoro per le imprese e i disoccupati. Col nostro governo i fondi europei non tornano a Bruxelles, mna vengono spesi in Sicilia. La Sicilia comincia a crescere. Dobbiamo fare di più e insieme ce la faremo”.
Sono 472 le imprese che vedrete elencate sul sito istituzionale del Dipartimento delle Attività Produttive in una preinformazione, che vogliamo fornire all’utenza, così come abbiamo fatto per i bandi che sono stati apparsi sullo stesso sito prima della pubblicazione in gazzetta: non più oscure stanze
ma luminose comunicazioni per tutti.Sono arrivati progetti per 33.728.249,10 milioni di euro a fronte della dotazione dell’avviso di euro 27.951.951,10 milioni, differenza che pensiamo di recuperare come overbooking visto il successo dei primi bandi a sportello, ormai pubblicati o di prossima pubblicazione. L’elenco delle aziende verrà sottoposto a tutti i controlli di legge.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.