Con 109 voti favorevoli, 69 contrari e un astenuto l’aula del Senato ha approvato la questione di fiducia posta dal governo sul Dl Sicurezza, ovvero su ddl di conversione in legge del decreto contenente disposizioni urgenti in materia di Sicurezza pubblica, nel testo approvato dalla Camera
Il dl Sicurezza è legge, ma in Aula si è quasi sfiorata la rissa. Dopo il via libera della Camera della scorsa settimana, il provvedimento è arrivato questa mattina davanti all’assemblea di Palazzo Madama senza mandato al relatore e senza che in commissione sia stato discusso nessuno dei 131 emendamenti presentati dalle opposizioni che in aula hanno protestato contro “l’ennesima forzatura”, mettendo in scena il primo sit-in della legislatura delle opposizioni.
Le tensione in Aula è salita, tanto che il presidente Ignazio La Russa ha convocato la conferenza dei capigruppo e sospeso la seduta per le contestazioni della minoranza con i cori da stadio al grido di ‘vergogna, vergogna’ da parte dei senatori di Pd, M5s e Avs – seduti in terra al centro dell’Aula – in segno di protesta contro il Dl Sicurezza. La Russa ha quindi sospeso la seduta prima del via delle dichiarazioni di voto.
E proprio sulla dichiarazione di voto sulla fiducia del presidente della prima Commissione, Alberto Balboni, di FdI, è successo il putiferio. “Per chi propone la dottrina Salis, e porta in Parlamento chi propugna le occupazioni abusive – ha detto Balboni scatenando le polemiche dell’opposizione – capisco che vogliate stare dalla parte della criminalità organizzata piuttosto che da quella della povera gente”.
In Aula si è scatenato il finimondo e a riportare l’ordine ci ha pensato la presidente di turno Anna Rossomando che ha censurato ufficialmente le parole di Balboni: “Non è consentito accostare le opposizioni alla criminalità organizzata”. L’esponente FdI ha spiegato di aver utilizzato “una figura retorica” per poi aggiungere: “Comunque se qualcuno si è sentito offeso dalle mie parole mi scuso”, e ha potuto concludere il suo intervento una volta placate le urla dei senatori di opposizione.
Soddisfatta la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che in un post su X scrive: “Con l’approvazione definitiva del decreto Sicurezza al Senato, il Governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa”.
In 39 articoli il nuovo decreto sicurezza, introduce 14 i nuovi reati con 9 le aggravanti aggiuntive. Il DDL riscrive diversi articoli del codice penale e di procedura penale, prevedendo nuovi reati che spaziano dalla resistenza passiva alla ribattezzata dalle opposizioni ‘norma anti Gandhi’, fino alla stretta sulla cannabis light, a un nuovo regime per le detenute madri e alle cosiddette norme ‘anti No-Tav e anti No-Ponte’. Il giro di vite sulle occupazioni di case con l’arresto di chi occupa abusivamente una casa altrui.
Per le aggravanti si aggiungono fattispecie, come quella prevista per i reati commessi nei pressi delle stazioni ferroviarie o delle metropolitane o quelle relative alle truffe a danno degli anziani. Viene poi estesa la non punibilità dell’operato degli agenti dell’intelligence e si velocizzano gli sgomberi di immobili occupati.
Il decreto riproduce sostanzialmente i contenuti del disegno di legge sicurezza: confrontando i testi dei due provvedimenti sono 12 gli articoli che hanno subito modifiche, anche minime, rispetto al testo originario. Tra le modifiche più consistenti rientrano le norme sulle detenute madri e quelle relative alle sim telefoniche per cittadini extra Ue.
Queste le 14 novità
Detenute madri
È una delle norme più controverse e contestate e al centro anche dei rilievi del Colle. È stata modificata, allentando la ‘stretta’, rispetto al testo originario: si rende comunque facoltativo, e non più obbligatorio, il rinvio dell’esecuzione della pena per le condannate incinte o madri di figli di età inferiore ad un anno e si dispone che scontino la pena, qualora non venga disposto il rinvio, presso un istituto a custodia attenuata per detenute madri. Inoltre l’esecuzione della pena non è rinviabile ove sussista il rischio, di eccezionale rilevanza, di commissione di ulteriori delitti. Il differimento della pena può essere revocato se la madre ha comportamenti che potrebbero arrecare un grave pregiudizio alla crescita del minore. Se la pena non viene differita, per le madri di figli di eta’ compresa tra 1 e 3 anni la pena potrà essere eseguita presso un Icam solo se le esigenze di eccezionale rilevanza lo consentano.
Accattonaggio
Si inaspriscono le pene per chi impiega minori nell’accattonaggio (fino a 5 anni di reclusione)
Reati vicino a stazioni treni e metro
Si introduce una nuova circostanza aggravante che scatta quando il reato è commesso all’interno o nelle immediate adiacenze delle stazioni ferroviarie o delle metropolitane o all’interno dei convogli adibiti al trasporto passeggeri. Tale circostanza si applica ai delitti non colposi contro la vita e l’incolumità pubblica e individuale, contro la libertà personale e contro il patrimonio o che comunque offendono il patrimonio.
Immobili occupati abusivamente
Viene introdotto il reato di occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui (o delle relative pertinenze, come garage o cantine) e una procedura d’urgenza per il rilascio dell’immobile e la conseguente reintegrazione nel possesso. Il reato è punito con la reclusione da 2 a 7 anni e si prevede una causa di non punibilità in favore dell’occupante che collabori all’accertamento dei fatti e ottemperi volontariamente all’ordine di rilascio dell’immobile.
Stretta su manifestazioni
Inasprimento delle pene per il delitto di danneggiamento in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico qualora il fatto sia commesso con violenza alla persona o minaccia. È prevista la pena della reclusione da 1 anno e 6 mesi a 5 anni e della multa fino a 15.000 euro. Si prevede l’arresto in flagranza differita quando il fatto è commesso in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico.
Blocco stradale e norma anti Gandhi
Diventa illecito penale – in luogo dell’illecito amministrativo – il blocco stradale o ferroviario attuato mediante ostruzione fatta col proprio corpo. La pena è aumentata se il fatto è commesso da più persone riunite. Potrà essere punito con un mese di carcere e una multa fino a 300 euro. Ma se avviene nel corso di una manifestazione, e sono più persone a bloccare la strada, allora la pena può arrivare fino a sei anni.
Norma anti ‘no tav’ e ‘no ponte’
Cosi’ ribattezzata in quanto viene introdotta un’ulteriore circostanza aggravante se la violenza o minaccia a un pubblico ufficiale è commessa al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di una infrastruttura strategica
Norma anti ecovandali
Si prevede che se viene imbrattato un bene mobile o immobile adibito all’esercizio di funzioni pubbliche, con la finalità di “ledere l’onore, il prestigio o il decoro” dell’istituzione alla quale appartengono, si applica la pena della reclusione da sei mesi a un anno e sei mesi e la multa da 1.000 a 3.000 euro
Cannabis
Viene disposto il divieto di importazione, cessione, lavorazione, distribuzione, commercio, trasporto, invio, spedizione e consegna delle infiorescenze della canapa (Cannabis sativa L.), anche in forma semilavorata, essiccata o triturata, nonché di prodotti contenenti tali infiorescenze, compresi gli estratti, le resine e gli olii da esse derivati. Si prevede che, in tali ipotesi, si applicano le sanzioni previste per gli stupefacenti e sostanze psicotrope. Il divieto non ricomprende la produzione agricola di semi destinati agli usi consentiti dalla legge entro i limiti di contaminazione.
Reato di rivolta in carcere e nei cpr e resistenza passiva
Si introduce un’aggravante del reato di istigazione a disobbedire alle leggi, applicabile se il fatto è commesso all’interno di un istituto penitenziario o a mezzo di scritti o comunicazioni diretti a persone detenute; si prevede poi il delitto di rivolta all’interno di un istituto penitenziario.
Viene inoltre previsto un nuovo reato finalizzato a reprimere gli episodi di proteste violente da parte di gruppi di stranieri irregolari trattenuti nei cpr. Si introduce il reato di resistenza passiva: si tratta delle condotte che impediscono il compimento degli atti dell’ufficio o del servizio necessari alla gestione dell’ordine e della sicurezza. Infine, vengono semplificate le procedure per la realizzazione dei centri di permanenza per i rimpatri attraverso la possibilità di derogare ad ogni disposizione di legge ad eccezione della legge penale e del codice delle leggi antimafia e dell’Unione europea
Terrorismo
Si introducono nuove fattispecie di reato in materia di detenzione di materiale contenente istruzioni per il compimento di atti di terrorismo e di divulgazione di istruzioni sulla preparazione e l’uso di sostanze esplosive o tossiche ai fini del compimento di delitti contro la personalità dello Stato.
Body cam per forze dell’ordine
Si consente alle Forze di polizia di utilizzare dispositivi di videosorveglianza indossabili nei servizi di mantenimento dell’ordine pubblico, di controllo del territorio, di vigilanza di siti sensibili, nonché in ambito ferroviario e a bordo treno
Tutela legale forze ordine
Viene previsto il riconoscimento di un beneficio economico a fronte delle spese legali sostenute da ufficiali o agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria, nonche’ dai vigili del fuoco, indagati o imputati nei procedimenti riguardanti fatti inerenti al servizio svolto. Il beneficio è riconosciuto a decorrere dal 2025