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Paternò (CT). 28Enne arrestata per estorsione a sacerdote che avrebbe fatto scambio di foto erotiche col fidanzato


Una donna di 28 anni è stata arrestata dai carabinieri e posta ai domiciliari: avrebbe estorto 7.600 euro, pagate in due trance, ad un sacerdote che si era scambiato video e foto osé con il suo fidanzato

L’ordinanza cautelare è stata emessa dal Gip di Catania, su richiesta della Procura. L’accusa nei confronti della 28enne è di estorsione aggravata. Secondo gli inquirenti, il suo fidanzato avrebbe “agganciato” il prete su facebook, poi gli avrebbe proposto uno scambio di foto erotiche. Da qui le richieste di denaro della donna al sacerdote che ha pagato 7.600 euro, poi però stanco delle continue richieste di denaro, ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri

La vicenda ha avuto inizio nel gennaio del 2019 quando il prete avrebbe su facebook accettato l’amicizia di un giovane imbianchino, dichiarandosi un calciatore dilettante, che gli avrebbe detto di essere interessato a nuove esperienze sessuali anche se era fidanzato. Il giovane poi avrebbe mandato al sacerdote alcune sue foto, dapprima normali, successivamente alcune dal contenuto erotico seguite dall’invito a fare altrettanto. E qui il sacerdote avrebbe ceduto postando un video dove mostrava le sue parti intime ed il proprio volto riflesso in uno specchio.

La sera successiva, il giovane dice al sacerdote che quelle immagini erano state viste dalla sua fidanzata, la quale per gelosia gli aveva controllato il telefono e che la stessa, per acquisirle, aveva duplicato il suo profilo social. A questo punto è scattata l’estorsione: quel materiale nelle mani della fidanzata avrebbe comportato delle gravi conseguenze, le immagini sarebbero arrivate sia all’arcivescovo di Catania che alla trasmissione televisiva “Le Iene”, se non avesse pagato.

La 28enne a quel punto avrebbe contattato il sacerdote invitandolo ad incontrarla in una Villa comunale e a darle 3.600 euro altrimenti lo avrebbe denunciato. La vittima avrebbe consegnato alla donna la somma di denaro ed avrebbe poi acconsentito, per paura di uno scandalo, alla richiesta di altri 4.000 euro.

Infine all’ennesima richiesta di soldi il sacerdote, stanco dei messaggi e delle telefonate anonime da parte della donna, ha trovato il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri.