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Paternò (CT). Cane ucciso a colpi di pietre e poi bruciato vivo, il sindaco: “farò il possibile per trovare i colpevoli”


Un cane di media taglia è stato letteralmente “lapidato” da tre balordi e poi dato alle fiamme: inutile il tentativo di salvarlo da parte di tre giovani che erano sul luogo per caso


La notizia è stata pubblicata da Massimo Anicito, presidente dell’associazione “Cuori Randagi”. Il barbaro episodio è accaduto ieri in un’area a ridosso della provinciale 138 che conduce a Ponte Barca. Alcuni ragazzi – scrive Anicito – avrebbero notato a distanza tre persone, un anziano, un uomo di mezza età e un minorenne, intenti a dare fuoco e colpire con grosse pietre un cane. I ragazzi inorriditi, si sono messi ad urlare, riuscendo così a mettere fine al brutale atto. I tre infatti hanno desistito e si sono allontanati.

I ragazzi quindi hanno preso il cane ed hanno chiamato i volontari di “Cuori randagi” che accorsi sul posto, hanno soccorso la povera bestiola affidandola ai veterinari. Purtroppo le ferite e le ustioni erano troppo gravi e il cane, nonostante le amorevoli cure , dopo qualche ora è deceduto.

La Polizia municipale di Paternò sta indagando sull’accaduto nel tentativo di risalire ai tre barbari, autori di un gesto tanto atroce quanto meschino. Al momento nessuno è indagato, ma gli agenti lavorano sull’identikit fornito dai giovani.

Sull’atroce vicenda su Facebook è intervenuto il sindaco di Paternò, Nino Naso: “Nelle campagne di Paternò un cane è stato barbaramente ucciso. La Polizia Municipale farà l’impossibile per individuare i responsabili di un gesto vile e vigliacco come questo. Come sindaco sono molto amareggiato per ciò che è accaduto e condanno fortemente ciò che è successo. Questo vuol dire che vi sono ancora persone, nel 2020, capaci di gesti di estrema crudeltà. Non ci fermeremo. Indagheremo come Comune finché i responsabili non saranno assicurati alla Giustizia”.