Sarebbe stato uno sguardo di troppo la causa scatenante della follia omicida di 4 uomini, tra cui padre e figlio verso un ragazzo di appena 21 anni
La vittima della follia è un ragazzo di 21 anni che lo scorso 29 gennaio aveva “osato” guardato la ragazza di uno degli arrestati. Da quanto ricostruito dai militari dell’Arma infatti la gravissima aggressione – un vero e proprio raid-punitivo – sarebbe nata da una banale lite – causata dal fatto che il ventunenne avrebbe guardato la fidanzata di Venero Giovannino Nicolosi – avvenuta qualche ora prima nel parcheggio di un distributore di benzina e proseguita poi su Facebook, tramite Messanger.
Dopo la lite il Venero Giovannino Nicolosi avrebbe così chiamato a raccolta il “branco”, ovvero i suoi familiari con cui avrebbe organizzato la spedizione punitiva. I quattro sono così andati bordo di due auto diverse a piazza delle Fontane. Così, attorno alle 22.30 della stessa sera, la giovane vittima è stato travolto da un’Alfa Romeo 147 guidata da Venero Giovannino Nicolosi e con a bordo la ragazza, seduta sul sedile posteriore. Contemporaneamente è arrivata una Fiat Idea con a bordo il padre, il fratello ed il cognato di Venero Giovannino Nicolosi che sono scesi dal veicolo e avrebbero aggredito fisicamente gli amici del ragazzo, tentando anche di aggredire nuovamente il 21enne riverso a terra e privo di sensi.
Tale racconto è supportato dal filmato di videosorveglianza acquisito dai carabinieri dalle telecamere di un’abitazione privata nella zona.
I quattro sono poi fuggiti a bordo delle due auto in direzioni diverse. Nei giorni seguenti, nel tentativo di depistare le indagini, l’Alfa Romeo 147 usata per investire il 21enne è stata addirittura venduta, tuttavia, il veicolo è stato intercettato lo stesso dai Carabinieri e sottoposto a sequestro.
Lo scorso 7 febbraio è stato disposto il fermo di indiziato di delitto di Venero Giovannino e del padre, Riccardo Concetto Nicolosi. Misura cautelare richiesta anche nei confronti degli altri due parenti – fratello e cognato – complici. Il gip, dopo aver convalidato il fermo, riscontrando la presenza di gravi indizi di colpevolezza, ha disposto la custodia cautelare presso il carcere di Catania Piazza Lanza per tutti e quattro gli indagati.
Il 21enne vittima della grave aggressione è miracolosamente fuori pericolo di vita, ma tuttora è ricoverato presso l’ospedale Garibaldi Centro di Catania.
Redazione Fatti & Avvenimenti