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Pelosi annuncia visita a Taiwan, la Cina: “Provocherebbe misure risolute ed energiche” e lei prende il covid

Nancy Pelosi annuncia il 10 aprile sarà in visita a Taiwan e la Cina risponde che la questione taiwanese è una linea rossa che non deve essere varcata: “Provocherebbe misure risolute ed energiche”


Per la Cina, Taiwan è una linea rossa che non deve essere varcata. Di fatto la stessa frase usata da Putin sulla questione della neutralità dell’Ucraina e abbiamo visto, come è finita. Gli Stati Uniti però, nonostante quello che sta accadendo a Kiev, provocano la Cina, che da che parte sta in questo momento storico lo ha già detto chiaramente e mettono il dito sul grande nervo scoperto dell’isola di Taiwan. Nancy Pelosi, la speaker della Camera americana, ha annunciato che il 10 aprile si recherà in visita nella piccola Repubblica di Cina.

Una provocazione che ha irritato Pechino, che durante tutti gli ultimi vertici tenuti con gli Usa ha ribadito che la questione taiwanese è una linea rossa che non deve essere varcata. Secondo Fuji News Network (Fnn), Nancy Pelosi, domenica 10 aprile sarà a capo di una delegazione in Giappone per incontrare il premier Fumio Kishida per colloqui sul coordinamento della risposta dei due Paesi all’invasione russa dell’Ucraina, poi volerà a Taiwan.

Si tratterebbe di un evento storico visto che uno speaker Usa non si recava sull’isola dall’incontro del 1997 di Newt Gingrich con l’ex presidente Lee Teng-hui, anche a causa dell’intesa tra Washington e Pechino sul principio dell’Unica Cina.

Per la Cina una vera e propria provocazione, che ha innescato la dura reazione del portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, che ha promessomisure risolute ed energiche per difendere fermamente la sovranità nazionale e l’integrità territoriale e gli Stati Uniti dovranno essere pienamente responsabili di tutte le conseguenze”.

La risposta irritata dei cinesi sembra avere avuto il suo effetto e, forse sarà solo un caso, ma Nancy Pelosi ha annunciato alla Cnn, che è risultata positiva al Covid anche se “asintomatica” e che la visita a Taiwan prevista per domenica 10 aprile, rischia di saltare.

La Cina inoltre – secondo quanto ha detto il portavoce del ministero della Difesa nazionale cinese Tan Kefei – protesta per vendita potenziali armi Usa a Taiwan dopo l’approvazione di una vendita potenziale all’isola di sistemi d’arma avanzati per 95 milioni di dollari, definita “un’interferenza negli affari interni sovrani della Cina”.