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Pensionato ripara buca in strada col bitume e il sindaco fa una multa di 882 euro: “Non ha utilizzato materiale adeguato”

Una storia apparentemente surreale, ma dopo le dichiarazioni del pensionato e del sindaco sembra avere radici legate a posizioni politiche che un po’ ricordano le vicende di “Peppone e Don Camillo”

L’episodio si è verificato a Barlassina, una piccola cittadina con poco più di cinquemila abitanti, in provincia di Monza. Claudio Trenta, un pensionato 72enne, dopo avere segnalato più volte in un gruppo Facebook da lui stesso creato una buca su un attraversamento pedonale, non ricevendo risposta si è armato di badile e catrame e l’ha riparata personalmente. Va precisato che il pensionato ha creato il gruppo proprio per segnalare tutto quello che non va in paese, dai rifiuti abbandonati alle buche nelle strade.

Il 72enne però non aveva previsto che per il “buon” gesto gli fosse comminata una multa di 882 euro (che scenderebbe a 622 qualora pagasse entro cinque giorni, cosa che ha già annunciato “Non la pagherò mai” ed anzi farà ricorso.

Nel verbale si legge: Il sindaco: “Non ha utilizzato materiale adeguato a ripararla, questa non è collaborazione” e inoltre il 72enne dovrà ripristinare il manto stradale così come era, ossia con la buca scoperta. Ma il signor Trenta per nulla preoccupato è pronto ad iniziare una battaglia legale: “Se pensano che sia un pirla, mi passi il termine, si sbagliano di grosso, mi hanno provocato e ora io presento controdenuncia al comune per omissioni d’atti d’ufficio”. Poi ha aggiunto: “Quando ho aperto la busta l’unica mia paura era la reazione di mia moglie. Io ho sorriso, ma lei si è arrabbiata forte e mi ha detto che non mi faccio mai gli affari miei”.

Ma il 72enne, per capire cosa sia successo davvero spiega la vicenda nei dettagli: “Gestisco una pagina Facebook dove denuncio tutte le cose che non vanno bene nel mio paese che potrebbe essere un giardino. Invece le periferie sono abbandonate. Da circa tre mesi mandavo segnalazioni al comune, mandavo foto all’ufficio tecnico e ai vigili, visto che non la riparavano ho scritto al Prefetto e ai carabinieri della stazione di Seveso via Pec, ho chiesto se questa mail poteva valere come denuncia per mancato rispetto di atti d’ufficio. Ho pensato che sarebbero andati di corsa a riparare la buca, ma dopo una settimana era ancora lì. Allora ho comprato un sacco di catrame, l’ho chiusa a fine aprile e ho fatto un post su Facebook, in pratica mi sono autodenunciato, ma l’ho fatto venti giorni fa e ora mi ritrovo 900 euro di multa. Pensano di mettermi in difficoltà ma non sanno cosa si sono tirati dietro”.

Avevamo anticipato che la vicenda aveva una assonanza con i film dei Peppone e Don Camillo, ed infatti all’origine dello scontro potrebbero esserci anche i contrasti politici. Il pensionato è di area leghista, mentre il sindaco di centrosinistra e tra i due ci sarebbero stati già diversi contrasti.

Ovviamente i due protagonisti negano che ci siano motivazioni politiche alla base della vicenda. “Dico sempre la verità, – dice Trenta – sono stato denunciato per diffamazione per un’altra vicenda, ma io non sono in polemica con il comune, se non tagliano l’erba, non puliscono le strade, lo segnalo e basta. La gente in paese pensa che io sia l’unica opposizione ma se il sindaco mi chiede una mano io gliela do”. E conferma che: “Non pagherò la multa. Mi hanno dato il massimo, ma come posso pagare una cifra simile per aver coperto una buca? Mica l’ho aperta, l’ho tappata! Così non vogliono darmi una lezione, mi prendono in giro”.

Il sindaco di Barlassina, Piermario Galli, si difende dicendo che la multa era inevitabile, ma anche qui i dubbi che le divergenze politiche abbiano avuto un ruolo, sorgono. “La polizia locale, di fronte a un intervento “non autorizzato” di riparazione non ha potuto fare altro che elevare la multa”. Il primo cittadino spiega anche il punto di vista dell’amministrazione comunale. “La segnalazione in questione non è mai arrivata nei canali ufficiali ossia la mail dell’ufficio tecnico e l’app sul municipio. Il signore si è limitato a fare la segnalazione sul suo gruppo, peraltro privato, riportando poi il lavoro fatto, non autorizzato – spiega il sindaco – Per forza di cose, quando la polizia locale ne è venuta a conoscenza dai giornali, ha fatto un sopralluogo sul posto e ha applicato il codice della strada non potendo fare altro che elevare, purtroppo, la multa”. “Dico purtroppo perché spiace anche a me. E ora in tanti sui social mi scrivono che devo togliere la multa, ma non funziona così”, sottolinea Galli.

“Questo nostro concittadino – aggiunge – è solito segnalare ogni tipo di disservizio o stranezza, dalla lattina per terra ai sacchi di immondizia malposti o non ritirati, alle buche. Ma la riparazione di una buca è un intervento che non può fare un semplice volontario, deve essere fatta dall’ufficio tecnico e dalla polizia locale con le ditte specializzate”. “Immaginate se domani altri cittadini iniziano a rifare la segnaletica…..questo non sta né in cielo né in terra – precisa Galli – Poi, certamente, lo Stato, e quindi l’amministrazione comunale, deve riparare le buche e non giustifico la presenza di buche sul territorio, però mi sembra esagerato dipingere Barlassina in una situazione disastrosa a livello di strade. Invito tutti a fare due passi per il nostro comune”.

Certo, ammette il primo cittadino, “una pubblica amministrazione ha tempi piuttosto lunghi, ma c’è un iter da seguire. Se un cittadino vuol fare del bene ed essere utile al territorio può iscriversi al ‘registro delle ricchezze umane’, con indirizzi chiari su cosa si può fare ed è coperto da assicurazione”.

“La mia è una comunità di 7mila abitanti, abbiamo un forte senso di comunità, i cittadini tengono al proprio paese e c’è una presenza forte di associazioni, in una collaborazione con l’amministrazione, per risolvere tanti problemi – continua parlando del ‘registro delle ricchezze umane’ – Non finirò mai di ringraziare le tante persone che nel quotidiano sono impegnate in questi gesti ed è davvero la strada più corretta”. Infine, riguardo al pagamento della multa, il primo cittadino conclude: “E’ facoltà del cittadino fare ricorso, poi deciderà il giudice di pace”.

Dalle parole dei due protagonisti si evince chiaramente una contrapposizione politica, che pare andrà avanti, visto le lungaggini dei tribunali italiani, per molto tempo, ma non tutto è negativo, magari qualcuno si appassionerà alla vicenda e ne farà un film.