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Pescatori Siciliani liberati. Messina (UGL): “Adesso avviare dialogo su acque pescose davanti Libia”

La gioia lascia spazio anche alle riflessioni utili ad evitare nuovi sequestri: “Vicenda che incrementa la statistica della cosiddetta “guerra del pesce” che dagli anni sessanta dello scorso secolo interessa il Canale di Sicilia.”

Con un liberatorio “Finalmente Liberi!” è stato accolto il rilascio dei pescatori siciliani da parte dell’UGL Sicilia e del suo segretario Giuseppe Messina:  “Anche se con grande ritardo i pescatori sono stati finalmente liberati e potranno trascorrere le festività natalizie con le famiglie”. 

“Come Ugl non abbiamo mai mollato con iniziative di sostegno delle famiglie e con azioni tese a tenere accesi i riflettori sulla vicenda che ha tenuto con la forza in ostaggio per 108 giorni i pescatori e sequestrati i due pescherecci Antartide e Medinea.

La vicenda del sequestro incrementa la statistica della cosiddetta “guerra del pesce” che dagli anni sessanta dello scorso secolo interessa il Canale di Sicilia.

Sequestro che è entrato a pieno titolo nell’intrigo politico internazionale che vede la Libia nel caos con due fazioni in guerra”. 

Ma Messina avverte: Adesso sarebbe un errore spegnere i riflettori, occorre, invece, avviare il dialogo per la definizione delle modalità di accesso alle acque pescose che la Libia considera territoriali. 

È il momento per aprire un confronto tra tutti i Paesi che si affacciano nel Bacino del Mediterraneo sotto l’egida dell’Unione Europea  per definire una comune politica della pesca che guardi a regole uniche di accesso, conservazione e ripopolamento.

Sequestri e Ritardi nelle trattative di liberazione degli italiani ostaggio auspichiamo non accadano mai più”.