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Porta a Porta. Sondaggio Ucraina: “Metà italiani contro invio armi a Kiev e favorevoli a concessioni a Russia per pace”

La Ghisleri in studio commenta: “Sentimento degli italiani raffreddato anche verso gli USA, per gli italiani Biden sta spingendo per la guerra che fa paura per rischio nucleare e caro bollette”

 

L’ennesimo sondaggio, realizzato da Alessandra Ghisleri per Euromedia Research, presentato giovedì 27 ottobre a Porta a Porta su Rai1 parla chiaro: circa metà degli italiani resta contraria – dal 22 marzo 2022 – all’invio di armi in Ucraina e quindi al supporto militare a Kiev.

Interessante anche il secondo pannello mostrato dalla Ghisleri per Euromedia Research che indica come gli italiani siano fondamentalmente contrari alla “resistenza a tutti i costi” in Ucraina – idea supportata solo dal 35% – mentre sono favorevoli a “fare concessioni” alla Russia per accellerare il processo di pace ed il cessate il fuoco, tesi approvata da oltre il 49% del campione rappresentativo intervistato.

Parlando in studio e commentando i dati, Alessandra Ghisleri spiega a Bruno Vespa che dai sondaggi emerge un Paese letteralmente spaccato a metà sulla guerra in Ucraina, con la paura che cresce nel Bel Paese sia a causa di rischio nucleare che a causa del caro bollette, che in Italia ha cominciato da qualche mese a flagellare famiglie, imprese e attività commerciali dopo due anni di covid che per alcuni settori ha determinato uno stop lavorativo pressoché totale.

Il giornalista Bruno Vespa non ha mancato di mostrare un certo fastidio per i risultati del sondaggio commentando il primo pannello – quello relativo alla contrarietà di metà degli italiani a mandare armi in Ucraina – dove la Ghisleri aveva anche spiegato come nel centro destra gli elettori di Lega e Fratelli d’Italia siano assolutamente contrari all’invio di armi, con “però lì la linea del governo è quella e non si sposta nemmeno di un centimetro”, a voler specificare che a prescindere dalla volontò popolare, tale decisione non può cambiare. Ottimo esempio di democrazia e della sua difesa da parte del giornalismo del servizio pubblico.

Nel secondo pannello invece, quello relativo alle “concessioni per la pace” sempre Vespa si è lasciato andare alla frase “li vorrei mandà là” – nella guerra in corso in Ucraina, evidentemente – , riferito al 49% degli intervistati favorevoli alla pace.