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Pozzallo. Egiziano 15enne positivo al coronavirus: sbarcato 3 giorni fa a Lampedusa con altri 50 migranti


Un egiziano di 15 anni, sbarcato clandestinamente il 6 aprile scorso a Lampedusa con altri 50 migranti e ieri all’alba trasferito all’hotspot di Pozzallo, nella tarda serata è risultato positivo al Covid 19

A darne notizia è il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, che dice di essere stato informato in piena notte del fatto che uno dei 50 migranti presenti nell’hotspot è risultato positivo al test del tampone. Il medico responsabile dell’hotspot infatti ha eseguito prontamente il test, perché ai controlli sanitari il migrante aveva una temperatura di circa 38 gradi.

Il sindaco in considerazione della gravità del fatto, ha chiesto un incontro con il Prefetto Cocuzza, che ha subito dato al sua disponibilità per la mattinata di oggi per stabilire come procedere.

Inoltre il primo cittadino ha chiesto urgentemente una relazione sanitaria da parte dei responsabili dal centro di provenienza del migrante e non esclude un eventuale esposto alla Procura della Repubblica per accertare eventuali responsabilità oltre che una ispezione da parte dell’Assessorato Regionale alla Sanità.

Il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna è stato sempre in prima linea nella difesa della politica dei porti aperti e dell’accoglienza, ma ora appare preoccupato e si sente tradito per quanto sta accadendo. “La comunità pozzallese, – dice il sindaco – che da sempre ha svolto un compito umanitario che è riconosciuto da tutti, non può essere tradita in questo modo. Bisogna capire bene se il migrante in questione sia stato visitato in modo approfondito prima della partenza. Questa è una vicenda oscura che richiede una precisa ed inevitabile chiarezza”.

Poi conclude: “Difenderemo gli interessi della città in tutte le sedi e con tutti gli strumenti che la legge ci consente. In ogni caso, l’hotspot deve essere completamente blindato e isolato e nessun rapporto deve esserci con la città di Pozzallo”.