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Pretendono cessione di un terreno da 12mila euro per sanare debito di droga da 2mila: 2 arrestati per estorsione


Per compensare un debito di droga pretendevano la cessione di un terreno dal valore assai più alto: per questo due canicattinesi sono finiti in manette con l’accusa di “tentata estorsione”

Un debito di droga, i tentavi di estorsione dei suoi due aguzzini e la paura di ulteriori ritorsioni hanno spinto un 48enne licatese a denunciare tutto ai Carabinieri. La triste storia, all’alba di oggi, ha avuto il suo giusto epilogo.

Secondo quanto l’uomo ha riferito ai militari dell’Arma, dopo aver acquistato, a credito, varie dosi di cocaina, per un valore complessivo di circa 2.000 euro, non era più riuscito a pagare il “debito” con i suoi due spacciatori – due uomini, entrambi di Canicattì – a quel punto, le richieste estorsive avanzate dai due soggetti si sono fatte assai pesanti: pretendevano infatti la cessione di un terreno agricolo di proprietà della vittima del valore di circa 12.000 euro.

I Carabinieri della Compagnia di Licata a cui la vittima si è rivolta hanno subito compresa la gravità della situazione e considerato lo spessore criminale dei soggetti coinvolti, hanno fatto immediatamente scattare le indagini, sin da subito coordinate dal Pubblico Ministero della Procura Repubblica di Agrigento, D.ssa Andreoli, raccogliendo tutti gli elementi probatori necessari a chiarire la dinamica dei fatti. Le indagini dei militari dell’Arma, sono state condotte anche attraverso intercettazioni e pedinamenti, che hanno potuto documentare gli incontri e le richieste estorsive.

Su ordine del GIP del Tribunale di Agrigento, con l’accusa di “tentata estorsione”, i Carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi di AMATO Michele, 43 enne e CHIAZZA Antonino, 48 enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine e ritenuti soggetti molto pericolosi. I due sono stati associati alla Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.