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Prezzi e tariffe alle stelle, ma il peggio deve ancora arrivare: in autunno +711 euro a famiglia

È il Codacons a denunciare una situazione per molte famiglie insostenibile a causa dell’aumento dei prezzi in particolare degli alimentari e sopratutto le tariffe di luce, gas e carburanti vari

Per gli italiani – secondo i dati Codacons – il ritorno dalle vacanze estive sarà “particolarmente amaro quest’anno, a causa degli aumenti di prezzi e tariffe che stanno per abbattersi sulle italiani e che determineranno una vera e propria ‘stangata d’autunno’ sulle tasche dei consumatori in media pari a +711 euro annui a famiglia tra settembre e novembre”.

I prodotti alimentari sono la prima voce di spesa che interesserà le famiglie, che rientrati dalle ferie dovranno necessariamente riempire il frigorifero e la dispensa, trovandosi di fronte ad aumenti medi dei prezzi del 10% su base annua. Per fare un esempio, una famiglia di 4 persone dovrà spendere in media 172 euro per i primi rifornimenti alimentari post-vacanze, con una maggiore spesa di circa 16 euro rispetto al 2021.

Poi c’è carburante, il gasolio oggi rispetto allo scorso anno ha subito un aumento del 16% , mentre la benzina il 6%, tradotto in soldoni significa che per un pieno di carburante, oggi si spenderà circa 87 euro. Il 20 settembre, inoltre, scadrà il taglio delle accise sui carburanti che, se non rinnovato, porterà ad un immediato rialzo dei listini, con la benzina che schizzerebbe automaticamente a 2,054 euro al litro, 2,049 euro/litro il gasolio.

Ma la vera batosta è quella delle bollette di luce e gas, ad ottobre Arera procederà all’aggiornamento periodico delle tariffe e già da settimane si annunciano maxi-rincari causati dal forte rialzo delle quotazioni internazionali dell’energia. Ipotizzando uno scenario ottimistico caratterizzato da un incremento delle tariffe ad ottobre del +15% per la luce e del +20% per il gas, per il Codacons la stangata complessiva sulla spesa energetica raggiungerebbe nel 2022 quota +965 euro a famiglia (+380 euro la luce, +585 euro il gas) rispetto alla spesa sostenuta per le medesime forniture nel 2021.

Per chi ha mutui la situazione non è migliore, un eventuale rialzo di 50 punti dei tassi da parte della Bce determinerebbe un aumento immediato delle rate dei mutui a tasso variabile con un aggravio di spesa di circa 42 euro al mese, +500 euro su base annua.

Infine il caro-scuola, con cui quasi tutte le famiglie dovranno fare i conti. In base alle prime rilevazioni del Codacons, i prezzi del corredo (diari, libri, astucci, quaderni, ecc.) registrano incrementi medi del +7% rispetto al 2021, che portano la spesa per l’acquisto del materiale scolastico a raggiungere quota 588 euro a studente nel caso in cui si scelgano prodotti griffati e marchi famosi, cui va aggiunta la spesa per i libri di testo, variabile a seconda della scuola e del grado di istruzione, per un totale che potrebbe raggiungere i 1.300 euro a studente.