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Prigozhin e l’obiettivo africano, l’Ucraina come una grana: “In due mesi possiamo liberare 20% Africa”

Non è chiaro a cosa si riferisca il capo della Wagner nella sua ultima intervista, ma pare chiaro che per la Russia la sfida è mondiale e per Prigozhin l’Africa vale quasi più dell’Ucraina

In una sua recentissima intervista, Prigozhin ha detto che che se la Wagner non fosse impegnata in Ucraina, potrebbe liberare in due mesi un quinto dell’Africa. Il modo di parlare è quello di Prigozhin, diretto, a tratti volutamente volgare, altro che “cuoco del cremlino”, tra tono e slang, “buttafuori” sarebbe forse un termine più appropriato.

“Se non avessimo bisogno di lavorare in Ucraina, in un paio di mesi potremmo liberare un territorio equivalente a circa il 20% del territorio del continente africano” ha detto Evgeny Prigozhin riguardo i suoi compiti futuri, aggiungendo che la maggior parte del personale Wagner rimarrà sul territorio russo per prepararsi ulteriormente ai prossimi compiti, che quindi sono comunque già in programma.

Questa non è la prima volta che Prigozhin parla dell’Africa, in questi giorni ha spesso parlato della sua volontà di “tornarci”, anche se dall’Africa la Wagner non si è mai spostata durante la guerra in Ucraina. Nei mesi scorsi Prigozhin ha parlato del lavoro dei suoi istruttori presso la Repubblica Centrafricana, ma le attività della compagnia militare privata russa è ben nota nel continente africano, come appare ovvio che per la Russia di Putin l’Ucraina non è un punto di arrivo, ma di partenza: Mosca vuole riprendersi il suolo ruolo di potenza globale su tutti i fronti e vuole scalzare le potenze occidentali e a lei ostili.