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Procura di Sciacca. Vendeva bomboniere, ma anche ricambi e attrezzatura edile: imposte ed iva evase per 1,7 milioni di euro


La Finanza – malgrado nessuno documento contabile sia stato fatto ritrovare – ha scoperto un milionario giro d’affari fantasma dell’imprenditore belicino che si estendeva a tutta la Sicilia e funzionava anche grazie a lavoratori assunti in nero: denunciato e beni sequestrati

I finanzieri di Castelvetrano, grazie ad una mirata analisi di rischio sviluppata attraverso le banche dati e gli applicativi in uso al Corpo, hanno individuato un insolito sistema di evasione perpetrato da un commerciante del Belice che appariva un semplice rivenditore di souvenir. L’imprenditore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Sciacca per aver omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali obbligatorie e per aver occultato la documentazione contabile.

All’esito dell’attività investigativa in rassegna, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari, sono stati sottoposti a sequestro “per equivalente” un fabbricato di civile abitazione, un magazzino, un’autorimessa, tre terreni, due conti correnti e una autovettura.

L’impresa oggetto dell’indagine delle Fiamme Gialle, infatti, nonostante fosse attiva nel commercio al dettaglio di prodotti in ceramica, è risultata avere importanti rapporti commerciali con imprese siciliane operanti in settori economici di ben altro tipo.

Attesi i rilevanti indizi di evasione, i finanzieri hanno immediatamente avviato una verifica fiscale nei confronti del commerciante nel corso della quale nessun documento contabile è stato rinvenuto.

Benché l’imprenditore si sia adoperato per ostacolare le indagini, è stato comunque possibile, in pochi mesi, attraverso controlli incrociati e accertamenti bancari, ricostruirne il milionario giro d’affari “fantasma”.

Oltre ad aver messo in piedi un vero e proprio mercato parallelo di attrezzature, mezzi usati e pezzi di ricambio, l’imprenditore utilizzava anche manodopera completamente “in nero” al fine di procacciare in tutta la Sicilia i prodotti da rivendere a prezzi vantaggiosi, senza che alcuna imposta venisse devoluta all’Erario.

A seguito dei complessi accertamenti effettuati anche con l’ausilio delle indagini bancarie la Guardia di Finanza ha rilevato imposte sui redditi evase per oltre 500.000 euro e IVA evasa per circa 1,2 milioni di euro.