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Prof Orsini a gamba tesa: “Biden e von der Leyen in Ucraina e Siria razzisti e sanguinari come Cortés in america”

Il professore: “Lo slogan oggi non è più ‘razza bianca’, bensì ‘democrazia liberale’. Biden usa gli ucraini e i siriani per acquisire nuove quote di potere mondiale”

Il professore Alessandro Orsini a gamba tesa torna a parlare di Ucraina e Siria e lo fa prendendo in analisi il blocco nato come entità culturale colonizzatrice, razzista e oppressiva:”La convinzione del blocco occidentale di essere una civiltà superiore è dotata della stessa potenza emotiva che animava i colonizzatori razzisti europei dei secoli passati. La potenza di questo sentimento razzista scorre immutata nel sottosuolo della civiltà occidentale come un fiume carsico per emergere ciclicamente in superficie.

Sto cercando di dire che il livello di razzismo del blocco occidentale, che oggi ha i suoi pilastri nella Casa Bianca di Biden e nella Commissione Europea di Ursula von der Leyen, è uguale a quello di Hernán Cortés. All’epoca, gli europei sterminavano i nativi durante la conquista del Messico in nome della superiorità della razza bianca. Oggi il blocco occidentale stermina seicentomila musulmani in Iraq in nome della presunta superiorità di un sistema politico: la democrazia liberale.

Tuttavia la ferocia e la spietatezza di Biden, che votò in favore della guerra contro l’Iraq del 2003 e che oggi usa gli ucraini e i siriani per acquisire nuove quote di potere mondiale, e quella di Hernán Cortés, è la stessa. Possiamo mettere a fuoco questo orrore grazie a quattro immensi italiani: Machiavelli, Pareto, Mosca e Michels. Sappiamo, grazie a loro, che gli europei hanno modificato gli slogan, ma non gli istinti razzisti e mortiferi. Lo slogan non è più “razza bianca”, bensì “democrazia liberale”. Però i massacri sono gli stessi. Gli uomini di Hernán Cortés squarciavano la schiena dei nativi con le spade a Tenochtitlán; il blocco occidentale, invece, uccide i bambini musulmani con i fucili ad Haditah (19 novembre 2005) e a Piazza Nisour (16 settembre 2007)”.

Il messaggio che il professore vuole far arrivare è lampante:il blocco occidentale è un blocco sanguinario. Tutto quello che il blocco occidentale sta facendo in Ucraina, incluso l’ingresso della Finlandia nella Nato, proviene da questo istinto di sopraffazione e di dominio. Un tempo si chiamava “razza bianca”; oggi si chiama “democrazia liberale” o NATO, ma resta pur sempre “roba bianca”. Io amo l’Occidente, pieno di cose meravigliose come il pacifismo, il francescanesimo, la cultura libertaria, il volontariato e tante altre cose luminose. Non amo il blocco occidentale per tutto il male che sta facendo all’Ucraina e alla Siria sotto la guida del suo novello Hernán Cortés. Sia l’Italia il trionfo del dialogo interreligioso e il punto d’incontro di tutti i popoli. Basta guerra in Siria. Pace per il popolo siriano”.