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Pronto nuovo Dpcm: lockdown tra regioni, scuole chiuse e coprifuoco alle 20 o 21, la firma già domani


È in arrivo un nuovo Dpcm, che Conte pare firmerà domani sera dopo averne discusso le misure in Parlamento. Ci sarebbe il divieto di spostamento tra regioni e la chiusura di alcune grandi e piccole città con il divieto di transito e la didattica a distanza per le scuole

“La curva epidemiologica è ancora molto alta. Quel che mi preoccupa è il dato assoluto, che mostra una curva terrificante. O la pieghiamo, o andiamo in difficoltà”. Questo è quanto ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, al Corriere della Sera, a cui ha aggiunto: “Abbiamo 48 ore per provare a dare una stretta ulteriore, la situazione dell’Italia è ancora difficilissima. C’è troppa gente in giro e negli ospedali c’è troppo affollamento”.

Speranza poi parla della situazione nelle scuole, che è in netta contraddizione con quella del Ministro Azzolina:La curva sta subendo un’impennata così rapida che rischia di mettere in discussione la didattica in presenza. L’idea del governo è sempre quella di non toccare le scuole. Vogliamo difenderle il più possibile, ma purtroppo dobbiamo farlo dentro il contesto di una epidemia. La scuola non è intangibile”.

Il nuovo Dpcm, dovrebbe comunque lasciare alle Regioni la possibilità di sospendere le lezioni in presenza anche per elementari e medie come hanno già fatto Campania e Puglia, dove infatti le ordinanze dei governatori non sono state impugnate. Il premier Conte infatti ha già parlato con i governatori, lasciando a loro la patata bollente delle chiusure. Le città nell’occhio del ciclone sono Milano, Genova, Torino, Napoli, dove la Scuola sarà in presenza solo fino alla seconda media.

In nuovo Dpcm infine dovrebbe contenere un mini lockdown con l’anticipo del coprifuoco alle 20 o alle 21 e chiusure territoriali sulle quali comunque dovranno decidere i presidenti di Regioni.

Il ministro Speranza inoltre a dato per scontata la chiusura dei confini delle Regioni con il ritorno all’autocertificazione, ma non per tutte: “Purtroppo c’è bisogno di interventi forti anche in Lombardia, una delle aree del Paese che si trovano in condizioni peggiori. Sulla base dei dati del Comitato tecnico scientifico ci sediamo con il presidente Attilio Fontana e con il sindaco Giuseppe Sala e valutiamo le decisioni da prendere”.

Infine il punto più controverso che ha suscitato reazioni non proprio positive, è l’ipotesi di limitare gli spostamenti degli over 70 per cercare di ridurre la diffusione del coronavirus, provvedimento chiesto da Lombardia, Piemonte e Liguria, ma contestato da altre regione e sopratutto dai cittadini.