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Il prossimo anno si vota: pioggia di soldi su precari, formazione e dipendenti regionali: ecco la Finanziaria siciliana 2017


In questi quattro anni di governo Crocetta, la Regione ha tagliato di tutto, ma il prossimo anno ci saranno le lezioni regionali e allora cambia tutto.

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Ad anticipare le misure contenute nella legge finanziaria per il 2017, è l’assessore regionale per l’economia Alessandro Baccei e per farlo si affida a Repubblica.

La finanziaria 2017 siciliana, è racchiusa in pochi , ma costosi punti: si premierà il merito, si rinnoverà il contratto dei dipendenti regionali, si stabilizzeranno i precari. Tradotto, si farà tutto quello che non si è potuto fare nei quattro anni precedenti e tutto concentrato in pochi mesi. Dunque una pioggia di soldi “mirati” proprio nell’anno delle elezioni regionali.

Vediamo le cifre nel dettaglio, almeno quello riportate da Repubblica.

I soldi saranno complessivamente 5milioni di euro, tutti per la gioia dei regionali e serviranno a coprire i costi del rinnovo (e dunque degli aumenti) del nuovo contrattoi, una platea di 16mila dipendenti, 2500 dei quali dirigenti, tutti potenziali voti filo governativi.

Poi c’è il “bacino”… o scusate, il popolo dei precari. I soldi in questo caso finirebbero nella Resais che pagherebbe loro un contratto part time con fondi regionali e poi li distribuirebbe ai comuni che dovrebbero integrare lo stipendio in caso li usino per più ore rispetto al minimo di 18 settimanali (anche se per la maggior parte di loro l’impiego è da 30 ore con la copertura regionale dell’80%). Inoltre per i precari, si sta studiando un finanziamento aggiuntivo che possa portare la copertura al 100% , questa ipotesi, potrebbe stabilizzare la categoria.

Infine, il pozzo senza fondo della Formazione professionale.

“Casualmente”, per la prima volta si parla di garantire tutti gli ottomila formatori grazie anche all’accordo con lo Stato. Di questi, quattromila potranno essere impegnati direttamente, tremila circa potranno accedere al sistema di tutela sociale (naspi, cig e così via), il restante migliaio circa, si recupererebbero con un finanziamento aggiuntivo di 25 milioni regionali da affiancare, dal prossimo anno, ai fondi comunitari.

Ma non è finita, sono previste risorse per i comuni in pre-dissesto, per Liberi Consorzi e città metropolitane, un investimento da 250 milioni di euro per l banda ultralarga con lavori già avviati in 140 comuni e un secondo lotto in avvio nel 2017 per concludersi nel 2019.

Dunque come diceva una pubblicità della RAI, “di tutto e di più”. Questa non è una finanziaria, ma una manovra elettorale studiata nei dettagli. Ma la domanda è: riuscirà Crocetta a convincere ancora i siciliani?