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Proteste Mahsa Amini. USA: “Noi con le donne che protestano”, Teheran: “Pretesto da usare contro di noi”

Continuano le durissime proteste in Iran dopo la morte Mahsa Amini con devastazioni, scontri con le autorità e arresti a pioggia.

“Gli Stati Uniti sono accanto alle coraggiose donne dell’Iran”. Lo ha detto il presidente USA Joe Biden ad un evento ad Orange County, in California. Il governo iraniano “deve interrompere immediatamente le violenze”, ha detto ancora il presidente americano.

Come c’era da aspettarsi, diametralmente opposta la “risposta di Teheran”, che per voce del ministro degli Esteri, Hossein Amirabdollahian, dice: “La reazione di alcuni funzionari occidentali è solo un pretesto da usare contro l’Iran”.

Hossein Amirabdollahian lo ha detto in una conversazione telefonica avuta ieri sera con l’Alto rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Josep Borrell.

“L’Iran non è il Paese delle rivoluzioni di velluto, ma è un porto di stabilità e sicurezza perché la Repubblica islamica gode di un forte sostegno da parte della democrazia e del popolo”, ha dichiarato Amirabdollahian, citato dall’agenzia Irna.

“I Paesi europei dovrebbero avere un approccio realistico alla questione poiché consideriamo un quadro più ampio di cooperazione con l’Unione Europea”, ha aggiunto – probabilmente riferendosi alla crisi energetica europea ed al fatto che Teheran esporta petrolio -, chiedendosi poi “come mai gli scontri più duri avvenuti nei Paesi europei” non vengano descritti da diplomazia e stampa occidentale come una repressione.