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Putin: iniziata controffensiva ma Kiev non avanza e perde anche i Leopard. Nella notte pioggia missili russi su Ucraina

“La controffensiva ucraina è iniziata, ma grazie al coraggio e all’organizzazione dei soldati russi gli ucraini non avanzano”

A dirlo, come riportano le agenzie russe, è un soddisfatto Vladim Putin che enfatizza il “coraggio dei soldati” russi e “l’adeguata organizzazione delle forze armate” di Mosca. Sul campo in effetti non si hanno notizie neanche dalla stampa ucraina di avanzamenti, i comunicati di Kiev si limitano a “progressi”, ma senza specificare in cosa consistono.

Il ministero della Difesa di Mosca invece ammette di avere subito diversi attacchi dagli ucraini e afferma che le forze russe ne hanno respinto almeno sei nelle ultime 24 ore: due nella provincia di Zaporizhzhia e quattro in un’area di confine tra questa e la provincia di Donetsk. Inoltre la difesa antiaerea russa ha riferito di aver abbattuto due missili balistici lanciati dal territorio ucraino dal sistema Grom-2. Lo ha dichiarato il capo della Crimea Sergey Aksyonov su Telegram.

Ma Mosca non si è limitata alla difesa e come ormai sta facendo da qualche settimana, anche questa notte ha lanciato un imponente attacco con droni e missili su tutta l’Ucraina.

A Kiev l’allarme per l’attacco aereo è scattato poco dopo le 23.

Tutti i cittadini sono stati invitati a raggiungere i rifugi più vicinie la contraerea non è entrata in azione.Lo ha reso noto l’Aeronautica militare ucraina, come riporta Ukrainska Pravda, secondo cui le forze ucraine hanno distrutto la notte scorsa 20 droni Shahed e due missili russi su un totale di otto missili di vario tipo e 35 droni kamikaze Shahed-136/131 di fabbricazione iraniana lanciati da Mosca contro infrastrutture critiche e strutture militari del Paese.

L’attacco, precisa l’Aeronautica, è durato dalle 23:00 di ieri (le 22:00 in Italia) alle 5:00 ora locale di questa mattina ed è stato lanciato dall’area della costa orientale del Mare d’Azov.

L’allarme aereo è risuonato anche su Odessa e Kherson.

In particolare ad Odessa, tre civili sono stati uccisi e altri ventisei, ma il bilancio è provvisosrio, sono rimasti feriti in seguito all’attacco russo condotto nella notte condotto con droni Shahed-131/136 di fabbricazione iraniana. Lo riferiscono fonti militari come riferisce Ukrainska Pravda. Nell’esplosione sono state danneggiate diverse case e i frammenti dei droni, che gli ucraini affermano di avere  abbattuti tutti, sono finiti all’interno di un appartamento di un edificio residenziale.

Kherson invece è stata oggetto di lancio di missili e una donna è morta. Lo riferisce il governatore ad interim della regione di Kherson Volodymyr Saldo, accusando le forze armate ucraine di aver lanciato attacchi, presumibilmente con missili Storm Shadow, contro i punti di alloggio temporaneo per gli sfollati dalle aree allagate della regione di Kherson.

Nella notte colpita anche la regione di Poltava nell’Ucraina centrale, dove le forze russe hanno attaccato con missili balistici, missili da crociera di tipo Iskander e droni kamikaze: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale, Dmytro Lunin, come riporta Ukrinform. “Ci sono danni”, ha scritto Lunin come al solito che imissili sono stati tutti abbattuti e i detriti dei droni hanno colpito otto edifici e quattro auto. “Non ci sono state vittime”, ha sottolineato.

Secondo il blogger filo-russo Oleksandr Talipov l’aeroporto militare di Mirgorod è stato nuovamente colpito e sono state danneggiate attrezzature e infrastrutture. La notizia è stata confermata su Telegram dal capo dell’Amministrazione militare regionale, Dmytro Lunin, come riporta Ukrainska Pravda. “Durante l’attacco notturno nei pressi dell’aeroporto militare di Mirgorod, il nemico ha utilizzato missili balistici e da crociera di tipo Iskander, nonché droni d’attacco di fabbricazione iraniana. Ci sono danni alle infrastrutture e alle attrezzature dell’aeroporto. Nessuna vittima”, ha scritto Lunin.

Kiev comunque ha annunciato che la controffensiva andrà avanti finché non saranno liberati tutti i territori che la Russia si è annessa, Crimea compresa. Mosca però pare avere preso le contromisure e in un video postato ieri ha dimostrato che non teme le nuovissime e potentissime armi che l’Occidente ha fornito a Kiev, tra cui carri Leopard e gli Ifv Bradley, che sono stati distrutti, proprio durante una controffensiva.

Il video girato da un drone russo mostra una fase della battaglia, dove una colonna corazzata ucraina avanza attraverso i campi seguendo alcuni tank dotati di una pala di ruspa per aprire un varco tra le mine. A quel punto i russi hanno incominciato a sparare cannonate e diversi blindati per tentare di mettersi al sicuro, hanno rotto la formazione, finendo sul terreno pieno di ordigni che hanno distrutto i cingoli.

Per Kiev una vera debacle, nel video si vedono un Leopard 2 versione A6 donato dalla Germania e quattro Ifv Bradley dagli Usa, di fatto i mezzi d’assalto più moderni e potenti a disposizione dei generali di Kiev, venire distrutti, oltre ad un T72 modificato per superare i campi minati. Un colpo durissimo per i “donatori”, i mezzi andati distrutti hanno un costo complessivo di trenta milioni di euro, bruciati in pochi minuti.