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Putin: “La Russia esce dal trattato sulle armi” e l’annuncio fa tremare il mondo: ecco perché

Vladimir Putin ha annunciato l’avvio delle procedure parlamentari per uscire ufficialmente dal Trattato sulle forze convenzionali in Europa (Cfe), al quale Mosca ha già sospeso la sua adesione dal 2015 interrompendo la partecipazione alle riunioni del gruppo di consulenza


Una notizia che tra la gente comune passa quasi inosservata, ma che spaventa molti analisti e sopratutto l’Occidente che teme un ulteriore escalation della guerra in Ucraina. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Il trattato che è entrato in vigore dal 1990, per poi essere modificato nel 1997 a seguito dello scioglimento dell’Urss, ed ad oggi è ancora considerato uno dei più importanti strumenti per il controllo degli armamenti delle varie potenze. L’obiettivo di questo strumento è di stabilire una parità di forze ai più bassi livelli (40.000 carri armati, 60.000 veicoli blindati, 40.000 pezzi di artiglieria, 13.600 aerei da combattimento e 4.000 elicotteri d’attacco), divisi in uguale misura tra i Paesi Nato e quelli legati dall’ex Patto di Varsavia.

Ma sul trattato originale, nel tempo, sono state apportate importanti riduzioni di armamenti, ammontanti a oltre 50.000 pezzi per entrambi gli schieramenti e un elemento fondamentale sono le condizioni nelle quali sono avvenute le riduzioni e l’accertamento dei livelli residui di dotazioni. In pratica è stato effettuato un grandissimo numero di osservazioni degli eventi di riduzione e di ispezioni dei siti, favorendo un clima di maggiore fiducia tra i singoli Paesi.

Ma la Russia, dopo la decisione degli Stati Uniti di schierare un sistema antimissile in Europa, probabilmente non fidandosi più dell’Occidente, nel 2007, ha preso le distanze dal patto annunciando di non voler più applicare il Trattato sulle forze convenzionali in Europa, ma si era comunque  impegnata a proseguire il dialogo con le forze occidentali. 

Dopo la sospensione del Trattato, Mosca aveva avviato una lenta ma costante politica di riarmo. Ora però arriva l’annuncio dell’uscita definitiva dagli accordi, che di fatto accresce il rischio di un’eventuale escalation nucleare: secondo alcuni analisti infatti, l’annuncio di Putin elimina l’ultimo baluardo degli accordi di disarmo sanciti con la fine della Guerra Fredda.