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Putin su attacco sabotatori ucraini: “Atto di terrorismo”, “compiuto con armi NATO, USA sponsor terrorismo”

Il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. “L’attacco terroristico di ieri sarà certamente indagato in dettaglio e prenderemo le misure necessarie per evitare tali incidenti in futuro”. Il leader ceceno Kadyrov paragona il caso al terrorismo ceceno e invoca la legge marziale sulle regioni russe di confine, mentre il Ministero degli Esteri russo accusa gli USA e la NATO di essere sponsor del terrorismo

Video diffuso dal FSB russo. Nel video, le due auto civili su cui hanno sparato i sabotatori ucraini, immagini cruente, si sconsiglia la visione ad un pubblico impressionabile

Sale la tensione tra Russia e Nato dopo l’attacco ucraino di ieri. Il ministero degli Esteri russo in un comunicato ufficiale diffuso oggi ha scritto: “Abbiamo tratto conclusioni adeguate da quanto accaduto. Gli organi investigativi russi hanno avviato un’indagine. Questo crimine non resterà impunito“.

Sempre il ministero di Lavrov ha poi affermato: “I funzionari ucraini hanno ripetutamente ammesso che tutte le loro azioni sono condotte con l’approvazione e il sostegno degli Stati Uniti e di altri paesi della NATO. Gli omicidi nella regione di Bryansk sono stati commessi con armi della NATO. Ciò solleva la questione naturale di qualificare questi stati come complici di tali crimini e sponsor del terrorismo”.

Il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin subito aveva commentato l’attacco da parte di sabotatori ucraini avvenuto ieri nella Regione di Bryansk, durante il quale diverse persone sono state prese in ostaggio, due uomini sono stati uccisi ed un bambino di 11 anni è rimasto ferito: “Ora, come sappiamo, i soldati e gli ufficiali dell’esercito russo, allevati dalla nostra scuola, dai nostri insegnanti, mentori, adempiono coraggiosamente ed eroicamente il loro dovere, proteggono la Russia, il nostro popolo da neonazisti e terroristi. Da coloro che hanno torturato e ucciso persone per otto anni nel Donbass. Da chi ha ucciso Daria Dugina a Mosca. Da chi oggi ha commesso un altro atto terroristico, un altro crimine: da coloro che sono penetrati nella zona di confine e hanno aperto il fuoco sui civili. Hanno visto che c’erano civili e bambini e hanno aperto il fuoco su di loro”.

Discorso di Putin

Il capo della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov ha paragonato i sabotatori ucraini ai terroristi che un tempo erano attivi in Cecenia, esortando a imporre la legge marziale in alcune regioni di confine della Russia, elevando al massimo il livello di risposta militare.

Oggi il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha dichiarato che: “L’attacco terroristico di ieri sarà certamente indagato in dettaglio e prenderemo le misure necessarie per evitare tali incidenti in futuro”.

Video fatto ieri dai sabotatori ucraini

Cosa sappiamo sull’attacco di ieri: sabotatori ucraini, i media parlano di circa 40 soldati, si sono infiltrati nella zona di confine della regione di Bryansk giovedì mattina – precisamente nel villaggio di Lyubechane nel distretto di Klimovsky, che confina con l’Ucraina – ed hanno deliberatamente assaltato due auto civili ed ucciso due uomini. A bordo delle auto vi erano anche bambini: uno di loro è rimasto ferito, ha solo 11 anni. Stando a quanto riporta la Tass, il ragazzino è stato operato con successo ed i medici gli avrebbero rimosso un proiettile dal corpo di calibro standard NATO.

Inoltre, il servizio di sicurezza federale russo FSB ha pubblicato un video – mostrato ad inizio articolo, ndr – che mostra ciò che è rimasto dopo l’attacco dei sabotatori ucraini nella regione di Bryansk. Il video mostra una Lada 2105 – la berlina scura – e un fuoristrada Lada Niva – l’auto rossa – crivellate da una pioggia di proiettili e i loro conducenti, in abiti civili, uccisi e ancora al posto di guida.

Lo stesso filmato mostra mine trappola posizionate su un albero sul luogo dell’assalto. Dalle immagini, sembrano mine anticarro tedesche DM31 di fabbricazione tedesca ed un lanciagranate di fabbricazione occidentale.

Sempre ieri, stando a quanto ha dichiarato il governatore regionale Alexander Bogomaz, altri due insediamenti di confine nella regione sono stati attaccati: Sushany è stata colpita da un drone ucraino mentre Lomakovka è stata colpita da colpi di mortaio. I sabotatori ucraini hanno inoltre preso alcune persone in ostaggio, ma poi le hanno rilasciate per darsi alla fuga.

Il governo di Kiev, da parte sua, ha respinto ogni accusa ed addebito di quanto accaduto ieri. Ma è evidente che adesso la palla si sposta in campo NATO.