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Qatar a Europa: “Price cap europeo al gas? Rischiate che vendiamo ad altri, il gas è nostro”

Saad Al Kaabi, Qatar Energy, a Bloomberg: “Price cap europeo a gas russo è ipocrita” e poi avverte: “Col nostro gas facciamo ciò che ci pare, crisi energetica europea almeno fino al 2025”

Neanche a dirlo, per l’Europa che crede di poter imporre le proprie regole al mondo intero, si mette male. A metterlo in chiaro a Bloomberg TV il ministro dell’Energia del Qatar Saad Al Kaabi, dicendo apertamente che le proposte europee per fissare limiti al prezzo pagato per il gas naturale sono “ipocrite”.

Come noto, la Commissione europea intende proporre un tetto massimo ai prezzi del gas utilizzando un meccanismo di prezzo dinamico, che potrebbe entrare in vigore già quest’inverno, nel tentativo di contenere la volatilità dei costi del prezioso bene energetico.

Ma i legislatori di Bruxelles hanno dimenticato che, come disse il Premier ungherese Orban giusto 10 giorni fa su Twitter: “non si può andare al bar e dire al barista che si vuole pagare la birra a metà prezzo. I clienti non possono ridurre i prezzi dell’energia. Solo la diversificazione e la competizione possono farlo”.

Il ministro dell’Energia del Qatar pare quindi pensarla come Orban, dicendo infatti che l’interferenza nei mercati contraddice le stesse regole di concorrenza che l’Europa applicava in precedenza ai produttori.

Tra le altre cose va ricordato che Saad Al Kaabi è anche amministratore delegato della più grande azienda produttrice di gas naturale liquefatto del mondo, la Qatar Energy.

“Il libero mercato è sempre la soluzione migliore”, ha detto Kaabi domenica scorsa, spiegando che limitare il prezzo del gas naturale riduce anche gli incentivi a investire nella produzione di gas e potrebbe privare alcuni acquirenti delle forniture. Gli importatori rivali potrebbero attrarre carichi che altrimenti andrebbero in Europa offrendo solo un centesimo in più, ha affermato il ministro e Ad di Qatar Energy.

Insomma, l’avvertimento è chiaro e suona più o meno come: o comprate al prezzo di mercato come tutto il resto del mondo oppure noi vendiamo ad altri, mica siamo scemi.

Il ministro qatariota ha poi ricordato che la crisi energetica europea persisterà almeno fino al 2025 se gli inverni saranno rigidi e i flussi dei gasdotti russi non torneranno a livelli normali. La Russia lo scorso anno ha fornito circa 155 miliardi di metri cubi di gas naturale all’UE, quasi il 40% del consumo totale.

Precedentemente, il Qatar si era impegnato ad astenersi dal dirottare i carichi di gad destinati all’Europa, anche se contrattualmente è consentito reindirizzare la fornitura. Adesso però il ministro avverte chiaramente: “nulla è permanente e abbiamo il diritto di fare ciò che ci piace con i nostri volumi”, ha affermato Kaabi.

Spiegando che quella di non dirottare il gas “era una promessa che abbiamo fatto per una certa durata. Quando sarà opportuno per noi deviare, lo faremo”.