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Quarta Repubblica: Tony Capuozzo ha dubbi sui morti di Bucha ed è scontro con Daniele Capezzone

Uno scontro verbale dai tono accesi quello andato in onda ieri tra Daniele Capezzone e Tony Capuozzo sul massacro di Bucha in Ucraina

Tony Capuozzo, giornalista veterano tra gli inviati di guerra, ospite in collegamento da casa perché positivo al Covid, nella puntata di ieri lunedì 4 aprile di Quarta Repubblica, su Rete4, programma condotto da Nicola Porro ha parlato del “massacro di Bucha”, esprimendo dubbi sulla veridicità dei filmati che hanno fatto il giro del mondo. Le argomentazioni di Capuozzo hanno provocato la reazione stizzita dell’ex parlamentare Daniele Capezzone anche lui ospite della puntata, ma in studio.

Il veterano degli inviati di guerra, facendo leva proprio sulla sua esperienza sul campo, ha espresso dubbi sui video e le foto diffuse sull’uccisione dei civili in strada a Bucha. “Io sollevo qualche dubbio su quello che è accaduto a Bucha. – Dice Capuozzo – Mi faccio qualche domanda e voglio ricostruire quello che è accaduto a Bucha. Il 30 marzo i russi si sono ritirati da Bucha , poi il 31 marzo il sindaco di Bucha rilascia un’intervista in cui esprime la propria soddisfazione per il fatto che i russi hanno finalmente abbandonato il paese. – Continua il giornalista – Il 1° aprile c’è un’altra intervista a “Ucraine 24Tv” non c’è menzione dei morti nelle parole del sindaco e Bucha non è una città con appena 28mila abitanti ed è possibile che nessuno gli abbia detto che in quel quartiere c’erano decine di morti in strada?”.

Ed ancora:Il 2 aprile spunta fuori un filmato della polizia ucraina che mostra soltanto un cadavere che è di un militare russo che viene lasciato ai bordi della strada. Il 3 cominciano a girare la immagini di tutti i morti che abbiamo visto: da dove sono saltati fuori, – si chiede Capuozzo – possibile che dopo 4 giorni nessuno ha messo una coperta su questi cadaveri?” Infine il giornalista puntualizza: “Quando le persone vengono uccise con un colpo di pistola alla tempia, vicino ai corpi c’è una pozza enorme di sangue, avete visto sangue nei filmati? Io li ho visti come sono i cadaveri dopo qualche giorno. Queste vittime sono in strada da tre settimane? Non sarebbero in quelle condizioni!”.

A queste parole Capezzone si indigna e replica: “Pochi minuti fa il New York Times ha mostrato le foto di tre settimane fa, quando Bucha era sotto il controllo russo. Le immagini satellitari mostrano i civili ammazzati, a terra. Mi delude che da settimane dici che gli ucraini dovrebbero arrendersi. E mi delude la parola messinscena. Dobbiamo farci le domande e cercare la verità”.

Capuozzo non si arrende è continua facendo notare che ci sia la possibilità che sia tutta una messinscena. “I Russi potrebbero essere capaci di fare una strage simile? “SI” – dice Capuozzo – ma allo stesso tempo anche gli ucraini potrebbero essere in grado di mettere in piedi questa messinscena, con l’obiettivo di farsi mandare i carri armati dalla Nato”.