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Racalmuto. Coppia uccisa a colpi di mannaia: nella notte fermato il figlio 34enne che avrebbe confessato

Salvatore Sedita di 34 anni, avrebbe confessato: “Sentivo voci nella mia testa”. Parole a tratti confuse. è stato trovato  a girovagare con gli abiti puliti. Stamattina arrivano i Ris

Il duplice omicidio è stato commesso nel pomeriggio di ieri 13 novembre al terzo piano di un complesso di case popolari, all’imbocco di viale Rosario Livatino, in contrada Stazione, a Racalmuto, in provincia di Agrigento. Le vittime Giuseppe Sedita, 66 anni, e Rosa Sardo, 62, sono stati uccisi barbaramente, da una prima ipotesi, a colpi di mannaia da macellaio, che i carabinieri hanno già sequestrato. Nel cuore della notte è scattato il fermo di Salvatore Sedita, il figlio 34enne della coppia, che avrebbe confessato: “Sentivo voci nella mia testa”. Parole a tratti confuse.

A fare il macabro ritrovamento è stata una delle figlie della coppia, i corpi dei due genitori erano riversi per terra, abbracciati, colpiti a morte da decine di colpi, pare di mannaia da macellaio. La donna si è trovata davanti ad una scena raccapricciante, le mura e il tetto pare fossero ricoperti di schizzi e macchie di sangue. Oggi da Messina, arriveranno gli specialisti del Ris che si occuperanno di rilievi sofisticatissimi.

I primi sospetti dei carabinieri del comando provinciale di Agrigento, diretto dal colonnello Vittorio Stingo, si sono subito concentrati sul figlio delle vittime Salvatore Sedita di 34 anni, indicato dai vicini come un “giovane problematico, con problemi psichici”. Pare negli ultimi giorni, erano stati sentiti continui litigi fra il figlio e i genitori, ma niente faceva presagire un epilogo così drammatico, sopratutto ieri che doveva essere una serata di festa perché Giuseppe Sedita era andato in pensione, dopo una lunga carriera nella Forestale, e la famiglia aveva organizzato una festicciola. La figlia che ha fatto il ritrovamento ha chiamato diverse volte al telefono ma i genitori non rispondevano, e quindi insospettita si è recata nell’appartamento dove ha fatto la drammatica scoperta.

Nella tarda serata i carabinieri hanno fermato il figlio della coppia Salvatore di 34 anni, bloccato mentre per le vie del paese girovagava a piedi, con abiti puliti. L’uomo Sospettato del duplice omicidio, è stato condotto in caserma, interrogato per tutta notte, alla fine avrebbe confessato: “Sentivo voci nella mia testa”. Parole a tratti confuse. Per il 34enne è scattato il fermo per il duplice delitto. Le indagini sono condotte dal sostituto procuratore Gloria Andreoli, assieme al procuratore reggente di Agrigento, Salvatore Vella.