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Ragazza 17enne muore dopo 48 ore dal ricovero con febbre e mal di gola. Procura dispone autopsia e apre indagine

Una ragazza diciassettenne è morta dopo il ricovero con febbre e mal di gola, pare a causa di un’influenza. La procura di Perugia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Il padre: “Voglio sapere cosa è successo alla mia Principessa”

Maria Elia era una ragazza di appena 17 anni, studentessa dell’Ipsia Pascal, residente a Balanzano alla periferia di Perugia, che aveva fatto le tre dosi di vaccino anti covid e non soffriva di nessuna malattia. E’ morta dopo 48 ore dall’arrivo al pronto soccorso, avvenuto alle 9,30 di venerdì 27 marzo.

La ragazza – come riporta “La Stampa”, è arrivata all’ospedale di Perugia con febbre, mal di gola e difficoltà a respirare e poco dopo dal triage è stata trasferita in terapia intensiva. Meno di 48 ore dopo, alle 18 di domenica il  cuore della 17enne ha smesso di battere.

Secondo una prima diagnosi il decesso sarebbe stato causato da una polmonite, un’influenza che con il Covid non avrebbe niente a che fare, ma che ha fatto precipitare le sue condizioni cliniche rendendo inutili le cure mediche.

Il padre che l’ha vista scomparire venerdì sera dietro le porte scorrevoli del pronto soccorso e che dopo un’ora dal suo arrivo in ospedale ha saputo che era stata sedata e intubata, non si da pace e sulla pagina Facebook scrive: “Era risultata negativa al coronavirus 2019-nCoV in fase triage” poi aggiunge: “Maria aveva anche completato il ciclo vaccinale anti-Covid e soprattutto non aveva malattie pregresse”.

Il sostituto procuratore Paolo Abbritti della procura di Perugia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, con la sigla “modello 44”, a carico di ignoti, dopo la denuncia dei genitori di Maria presentata ai carabinieri di Marsciano. “Cosciente di aver intrapreso un percorso giudiziario lungo, tortuoso ed oneroso… Ma voglio la verità per Maria”, scrive ancora sul proprio profilo Facebook il padre Gennaro Elia. 

Una prima risposta è attesa dagli accertamenti istologici, dopo che dall’autopsia condotta giovedì 31 marzo a Perugia dal medico legale di Bologna Donatella Fedeli, nominato dalla procura, e dai consulenti della famiglia di Maria, Carmine Gallo e Andrea Fornari,  non sono emersi elementi concreti che possano dare un’immediata risposta sulle cause della morte della 17enne. Gli esami istologici potrebbero essere decisivi per chiarire il motivo del decesso ma ci vorranno settimane prima dei responsi.

Il papà della ragazza che è un imprenditore di origini calabresi, ha lanciato sulla piattaforma eppela.com una raccolta fondi per sostenere la battaglia legale – portata avanti dagli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza – per chiarire la concatenazione di eventi che ha portato alla morte della figlia.

“Travolti da questa tragedia che si è consumata in meno di due giorni, – scrive Gennaro nella pagina della raccolta fondi online – i genitori vogliono solo chiarezza e non puntano il dito contro nessuno ma è chiaramente legittimo voler capire cosa ha provocato la morte della loro figlia”.