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Ragazzina minorenne violentata da due 17enni egiziani che sono stati arrestati: la procura nomina un perito

Una ragazzina di 15 anni sarebbe stata violentata da due 17enni egiziani e dopo l’arresto la Procura della Repubblica dei minorenni di Perugia ha chiesto l’incidente probatorio per la minorenne

Foto archivio

Il presunto stupro sarebbe stato commesso nella serata del 18 giugno scorso a Terni. La presunta vittima è una ragazzina di 15 anni, che il giorno successivo la presunta violenza sessuale, ha presentato denuncia. Secondo il racconto, la giovane dopo essere scesa dall’autobus con cui aveva raggiunto il paese, sarebbe stata avvicinata da due 17enni di nazionalità egiziana che conosceva già di vista. I due l’avrebbero convinta a seguirli fino ad arrivare lungo il fiume Nera, dove avrebbero abusato sessualmente della 15enne.

I carabinieri del comando della compagnia di Terni, hanno immediatamente avviato le indagini condotte dalla Procura della Repubblica dei minorenni di Perugia, che mantiene il massimo riserbo sulla vicenda in considerazione dell’età dei soggetti coinvolti, tutti minorenni al momento dei fatti. A seguito delle risultanze, ad inizio luglio, a carico dei due egiziani è stato emesso ordine di arresto con la pesante accusa di avere violentato la 15enne, arresto eseguito qualche giorno dopo il fatto, nel centro di accoglienza presso cui erano entrambi domiciliati dai carabinieri che li hanno condotti nell’istituto penale per i minorenni di Firenze. 

Martedì 4 ottobre a Perugia si è tenuta la prima udienza, con la richiesta da parte degli inquirenti di un incidente probatorio per sentire la giovane che ha sporto denuncia, per cristallizzarne la testimonianza. Alla richiesta della Procura è seguita quella dei legali dei due indagati, gli avvocati Lorenzo ed Enrico De Luca, del Foro di Terni, che a loro volta hanno sollecitato la nomina di uno psicologo per vagliare l’effettiva attendibilità delle dichiarazioni rese dalla ragazza.

Il Tribunale per i minorenni ha accolto entrambe le richieste ed ha incaricato un consulente, nel caso specifico uno psicologo, di accertare l’attendibilità clinica della persona offesa. Si ritornerà in aula a novembre per ascoltare le conclusioni elaborate dal perito, dopodiché gli atti torneranno alla Procura diretta da Flaminio Monteleone per le determinazioni del caso e la prosecuzione delle attività di indagine sul conto dei due giovani egiziani.